Sul terzo mandato è scontro aperto nella Maggioranza e nel PD. Due faglie differenti che si sono aperte dopo che il Governo ha deciso di impugnare presso la Consulta la legge regionale della Campania voluta dal presidente De Luca che di fatto aggira il limite dei due mandati per i Presidenti di Regione previsto per legge. Prevedendo che il calcolo dei mandati decorra da quello in corso. Una decisione che dicono fonti di Palazzo Chigi è arrivata non senza un'accesa discussione in seno al Governo il Ministro leghista Calderoli infatti favorevole al terzo mandato ha rimesso al Consiglio la decisione, il Governo però ha preso un'altra strada che potrebbe avere impatto anche sulle scelte da fare nel Veneto guidato dal leghista Luca Zaia e portare dritta alla candidatura di un esponente di Fratelli d'Italia. Dal partito della Meloni infatti sono chiari: "Non è più possibile escludere che il partito più votato al Nord non esprima un candidato in una zona nevralgica del Paese". Dal Nord a Sud, dalla Maggioranza al PD dove la spina è De Luca, il Governatore Campano da tempo in rotta con Elly Schlein che dopo la decisione del Governo tuona: "E' del tutto evidente che la decisione del Governo è una decisione contra personam" "Il Governo Nazionale non ha avuto nulla da eccepire rispetto a Regioni che avevano già approvato misure leggi identica a quella della Campania e che nel caso del Veneto sta completando addirittura il terzo mandato, sono i cittadini che decidono liberamente se un'azione di Governo merita consenso oppure no". Tensioni che rischiano di scaricarsi sulle riforme con l'autonomia differenziata che in Parlamento dovrà cambiare radicalmente dopo i rilievi della Consulta. La Corte Costituzionale intanto ha deciso di rinviare al 20 gennaio la Camera di Consiglio che dovrà valutare l'ammissibilità del referendum sull'autonomia. Un rinvio deciso dopo la convocazione in seduta comune dal Parlamento per il prossimo 14 gennaio nel tentativo di eleggere i quattro Giudici Costituzionali mancanti.