Due le direzioni su cui si sta muovendo il Governo italiano: Emergenza rifugiati da una parte, Fronte energetico dall'altra. Lunedì l'incontro a Bruxelles che è il Presidente del Consiglio Draghi, insieme al ministro della Transizione Ecologica Cingolani, avrà con il Presidente della Commissione Europea Von Der Leyen. Sul tavolo la questione energetica, dossier complesso già prima dello scoppio della guerra, per il caro bollette; diventato ora urgente, per la forte dipendenza italiana, dal gas russo e non solo. Dopo la visita dei giorni scorsi ad Algeri, il Ministro degli Esteri Di Maio si trova, in queste ore, in Qatar. Obiettivo aprire sempre più porte, o meglio rubinetti, per differenziare le fonti di approvvigionamento, ed evitare le strozzature nelle forniture. Altro capitolo: i rifugiati, la macchina dell'accoglienza si è messa in moto, in coordinamento tra Protezione Civile, Ministero dell'Interno e della Salute. A gestire l'organizzazione sul territorio i Prefetti, con il supporto delle Regioni. "Il Ministero della Salute, è al lavoro costante, in coordinamento con la Protezione Civile, con tutte le Regioni sta creando le condizioni per cui questa accoglienza possa venire in sicurezza. Noi favoriremo una vaccinazione delle persone che arrivano che non sono vaccinate, le seguiremo anche sul piano sanitario e creeremo condizioni per cui questa accoglienza possa davvero avvenire nella massima sicurezza." Dall'inizio della guerra, oltre 11 mila le persone entrate in Italia, e la stima di almeno 2/300.000 arrivi, nelle prossime settimane, è sempre più concreta. Scappano dalla guerra con gli aerei, ma soprattutto via terra, con una pressione sempre più alta al confine del Nord-Est del nostro Paese.























