La priorità è scongiurare le scorribande degli Ultras dentro e fuori gli stadi con provvedimenti efficaci. Il messaggio del titolare del Viminale Matteo Piantedosi al Governo del Calcio è inequivocabile: massima severità delle sanzioni in fase preventiva contro le tifoserie violente. Perché assistere a scene di guerriglia come accaduto domenica scorsa sull'autostrada A1, tra le frange ultrà di napoletani e romanisti, non è più tollerabile e per diversi dei protagonisti degli scontri scatterà il daspo. Non ci sarà nessun nuovo intervento normativo, ma si va verso provvedimenti restrittivi con le norme già esistenti. Per questo il Ministro dell'Interno ha convocato la FGCI e la Lega della serie A, assieme al Ministro dello Sport: Andrea Abodi e al Capo della Polizia Lamberto Giannini. "Il focus è stato la questione della sicurezza negli stadi e fuori dagli stadi e si sono portati i dati anche di quello che è avvenuto negli ultimi anni, dove in realtà il numero di scontri fortunatamente al di là della pausa Covid, è diminuito, quindi questa collaborazione procederà in modo ancora più intenso adesso l'autorità competente che poi è il Ministero dell'Interno sta valutando l'adozione di misure di prevenzione anche più stringenti rispetto alle attuali e non che poi sta procedendo in tutti gli accertamenti rispetto ai fatti che sono avvenuti". Anche se i dati portati al tavolo del vertice sono confortanti, negli ultimi 4 anni non si sono verificati fatti gravi negli stadi, nel corso dell'incontro tutti hanno sottolineato l'importanza delle nuove tecnologie, come il riconoscimento facciale per individuare i responsabili delle condotte violente.