Tornando a casa la sera con la moglie e la figlia piccola, un uomo sfascia la sua auto investendo un cane e cerca aiuto nei paraggi. Questo semplice incidente avrà conseguenze inaspettate, siccome Vahid, un meccanico dell'officina a cui l'uomo si rivolge, ritene di riconoscerne il passo strascicato dalla protesi come quello dell'anonimo ufficiale dei servizi segreti che anni prima l'aveva torturato in carcere. Desideroso di vendetta, Vahid lo rapisce ed è in procinto di ucciderlo e seppellirlo nel deserto quando viene assalito dal dubbio: essendo rimasto sempre bendato durante le torture, non può essere sicuro di aver preso l'uomo giusto. Riunisce quindi altri ex prigionieri come lui per aiutarlo nell'identificazione del presunto aguzzino, soprannominato Eghbal ("Gamba di legno"); la fotografa di matrimoni Shiva se ne ricorda il puzzo di sudore; l'operaio Hamid è certo di riconoscerne la voce; la sposina Golrokh non si presenta all'altare pur di vendicarsi dello stupro subito. Ma le cose si complicano ulteriormente.























