Gran bel ritorno adesso con questo nuovo album, che è già Disco di Platino. È un successo al di là di ogni più rosea aspettativa, per cui faccio ancora fatica a rendermi conto perché... insomma bellissimo. Nasce da una crisi e dal racconto di questa crisi e dal racconto del superamento di questa crisi. È l'album più onesto che potevo fare in questo momento della mia vita. Quindi nasce dalla voglia di raccontarmi, di raccontare anche una cosa che di solito, soprattutto nel rap, non viene mai raccontata, che è il fallimento. Com'è tornare dopo una crisi? Bello, bello. È bello, perchè a volte uno magari da... sembra che la tua vita ha preso una piega e, invece, poi ha la capacità di sorprenderti e cambiare radicalmente. Ho dei momenti di depressione in cui non mi va di vedere nessuno e mi rintano in casa, però, ormai, ci convivo, fa parte del mio carattere. Il bipolarismo è un disturbo classificato psicologicamente, che ha diversi livelli. Nel mio caso, fortunatamente, è molto leggero. Che impatto ha la città di Milano sulla tua musica? La mia musica è partita proprio dal raccontare Milano, nello specifico il mio quartiere, che è la Barona, che è un quartiere a sud di Milano, di periferia, che per me è stato sempre un protagonista sia nella mia narrazione, sia nella mia vita, nella mia formazione, per cui ci trovo anche del bello. Poi Milano è in un momento particolarmente favorevole, positivo.