“Colui che domina gli odori domina il cuore degli uomini” scriveva Patrick Suskind nel suo celebre romanzo e anche se in questo splendido libro il profumo ha un risvolto quantomai macabro non si può certo non essere d'accordo sul suo potere, potere di riportarci improvvisamente alla memoria una persona, una situazione, addirittura un'emozione dimenticata. Lo sa bene l'Accademia del Profumo che, per la trentunesima edizione del suo prestigioso premio, apre per la prima volta le porte dell'esclusiva cerimonia al grande pubblico e lo fa con un evento fisico condotto da Giorgia Surina al Magna Pars di Milano, in forma ristretta a causa dell'emergenza Covid, ma subito poi trasmesso, in prima visione, sui suoi canali social. Abbiamo trasformato questo momento di crisi in un'opportunità perché, nonostante le difficoltà del momento, abbiamo voluto cogliere l'aspetto positivo, quindi quello di accelerare un progetto che avevamo nel cassetto da tanto, di portare il nostro premio proprio al grande pubblico, quindi di riaprire le porte della nostra esclusiva cerimonia, che prima era dedicata solo agli addetti al settore, invece a tutti. Tre le giurie chiamate a scegliere i migliori profumi dell'anno, una composta da consumatori, una da vip e una giuria tecnica formata dalla Commissione direttiva di Accademia del Profumo, insieme ad esponenti beauty blogger. Abbiamo grandi profumi e tante categorie, quindi per premiarli tutti, a seconda degli aspetti vincenti di ciascuna creazione. Abbiamo i nostri nasi che abbiamo anche voluto premiare, i nasi sono gli artisti del nostro settore e sono proprio dei creativi che riescono ad abbinare magicamente delle materie prime, quelle che tu dicevi, che possono essere sia naturali sia di sintesi e per la buona profumeria ci vogliono entrambe. Considera che la palette di profumi di un profumiere è fatta da circa 5.000 materie prime, composte da una propria grammatica, le fragranze nelle mani come nei nasi dei maestri profumieri diventano un un misterioso mix di ingredienti utilizzati come lettere per formare parole, frasi e infine poesie. L'olfatto è sicuramente il senso più misterioso e anche quello più direttamente collegato alle emozioni e quindi sicuramente la bellezza dell'olfatto è che ha anche tanti misteri e che è così profondamente collegato comunque al nostro essere, al nostro sentire e anche al nostro sentirsi bene.