“Gli ultimi cinque anni sono stati molto intensi. Vorrei fermarmi un po’”. Nella sua fulminante carriera Michael Fassbender è passato di film in film, ben 30 nell’ultimo decennio. Adesso vorrebbe concedersi una tregua. L’attore irlandese di origine tedesca si esprime così arrivato all’alba dei suoi primi quarant’anni. Il periodo frenetico di cui parla Fassbender inizia dopo un celebre cameo che l’attore si ritaglia per Quentin Tarantino. “C’è un girone speciale all’inferno per chi spreca un buono scotch. Visto che potrei bussare a quella porta a momenti…”. Nel 2011 l’interprete è Magneto nella serie di film tratti dai fumetti della Marvel per la saga degli X-Men. Lo stesso anno Fassbender vince la Coppa Volpi a Venezia per il suo ruolo di sesso dipendente in un film firmato da Steve McQueen “Shame”. Due anni dopo arriva la sua prima candidatura agli Oscar come attore non protagonista per il suo ruolo di un crudele schiavista in “12 anni schiavo”. “Il prossimo servo che non obbedirà al suo padrone riceverà 50 frustate”. Nel 2015 l’attore indossa i panni di Steve Jobs nell’omonimo film diretto da Danny Boyle. Ottiene la sua seconda nomination agli Academy Awards in questo caso come attore protagonista. Quasi contemporaneamente recita sul grande schermo in “Macbeth”. Negli Stati Uniti è da poco uscito il musical “Song to Song” di Terrence Malick che lo vede recitare insieme ad un cast stellare. Recentemente ha interpretato con la sua compagna, Premio Oscar Alicia Vikander, il film drammatico “La luce sugli oceani”.