Anche per il cinema, come per gli altri luoghi dello spettacolo, l'attesa è per la riapertura quando le misure anti covid lo permetteranno, una data ancora non fissata è già chiaro però che la prossima stagione cinematografica porterà sugli schermi molti film la cui uscita in sala è stata rimandata. Sarà un ingorgo senza precedenti, in parte è stato alleggerito con gli accordi che molti dei soggetti della produzione hanno fatto con le televisioni e con le piattaforme, però non c'è dubbio che se la sala non tornerà ad essere, deve tornare ad essere un mercato che vale molti, molti miliardi di volume d'affari, non ci saranno abbastanza soldi per produrre i grandi film. L'industria cinematografica è in controtendenza, sottolinea il Presidente dell'Anica. Mentre la sala è in gravissima crisi come il teatro, come qualunque attività di spettacolo dal vivo, la produzione cine audiovisiva è cresciuta straordinariamente quella della cinematografica, quella per la televisione, quella seriale, quella dei contenuti brevi, quella dei contenuti sponsorizzati, tra virgolette, brand e quelli che sono dedicati specialmente al web. Le sale affrontano invece una perdita da marzo a dicembre di oltre 60 milioni di spettatori, con un calo di fatturato di oltre il 91 %, l'associazione degli esercenti pubblica anche questo dato: nel periodo di riavvio dal 15 giugno al 25 ottobre oltre il 20% delle sale non ha riaperto. Noi cercheremo far riaccendere ogni schermo. Contiamo che, attraverso un sistema di aiuti, la nostra forza di guardare dal più piccolo presidio sociale di un piccolo paese alle grandi città, di cercare di rimettere in pista. Per alcune sale ci potrà volere un po' di tempo, ma certo un po' di preoccupazione c'è. Una stima sulla possibile ripresa 2021 dei cinema. Immaginiamo che, come dire, sarà a febbraio, sarà a metà febbraio. l'importante è creare l'attesa.