Siamo abituati a vederlo così, con migliaia di ragazzi entusiasti nelle vie della cittadina. Ma quest'anno sarà diverso. Il festival di Giffoni, dedicato al cinema e alle arti che guardano ai giovani, sarà il primo grande festival italiano dopo il blocco dovuto al Covid. La prima cosa è rendere la comunità di Giffoni e di tutta l’area, sicura da quello che noi porteremo a Giffoni. Non ci saranno ragazzi, non ci saranno registi nazionali, non ci saranno ragazzi, purtroppo, e ragazze internazionali. Non ci saranno talenti internazionali. E chi si dimentica di quelle serate favolose con migliaia, migliaia di ragazzi e di ragazze tutti festanti. Chi si dimentica. Però quest’anno, no. Alla cinquantesima edizione, l’esperienza di Giffoni si reinventa. Noi dobbiamo incominciare a pensare, forse, immaginare che i festival non possono essere solo chiusi nel periodo che per anni, per secoli si sono scelti. Dobbiamo, tra virgolette, forse teatralizzare un po’ i festival, cioè fare un calendario di attività durante tutto l’anno. Dunque il festival si spalma nel periodo Agosto-Dicembre. Nella cittadina si allestiscono quattro cinema e un'Arena con poltrone assegnate e personalizzate e affluenza controllata. La giuria dei Giffoni sarà in parte collegata, i presenti si alterneranno di 400 in 400, tutti campani. Tutto nel rispetto delle regole. Protocollo durissimo. Si arriva a Giffoni, tutti i ragazzi che verranno a Giffoni, avranno anche da noi, e quindi, se non l’hanno fatto, avranno, 15 giorni prima, 10 giorni prima, vediamo, adesso stiamo lavorando con il Comune di Giffoni, parlo dei Giffones, dei giurati, il tampone. No ai tappeti rossi come questo. Ma le anteprime ci saranno come le star del cinema e della musica, da incontrare sul web. L'incertezza del periodo ritarda però la conferma di titoli e nomi.