"L'onore di mio fratello Sandro è stato oltraggiato." "A' uerre nun piace a nisciuno." Una storia di violenza scambiata per amore, di regole ancestrali, di mafia, e di vendette. Pippo, Mezzapesa, in concorso al lido nella sezione orizzonti, sceglie il bianco e nero per Ti mangio il cuore, film ispirato all'omonimo libro in cui si racconta la storia della prima donna pentita di mafia. "Appena ho letto il copione ho empatizzato subito con Marilena, una donna che divide in qualche modo, una donna coraggiosa, forte, ma lo stesso tempo vittima anche del potere. Una madre, quindi è una donna desiderosa di libertà e di amare. Ha talmente tanti tratti incredibili che è stata irresistibile per me." Un cast corale in cui Francesco Patanè ed Elodie, al suo esordio cinematografico, interpretano i punti cardine di una storia che solo all'apparenza sembra lontana nel tempo e nei luoghi ma che riguarda invece ancora troppe persone. "È il racconto di una società dura, cruda, selvaggia, animalesca. È una società piena di contrasti e quindi era un punto di partenza per raccontare questa storia e la rotta che avevo durante le riprese." "Quello che che cambia, verso la metà del film, il mio personaggio Andrea è un dolore profondo. Un dolore unito ad un senso di colpa, quindi un dolore per qualcosa che senti di avere causato tu e di non potere in nessun modo aggiustare.".