FLASH, la puntata del 6 dicembre

Benvenuti a Flash, la rubrica di Sket G24 dedicata alla moda, all'arte e al design. Oggi andremo a Roma, più precisamente a Cinecittà, in occasione della prima mondiale del film diretto da Giuseppe Tornatore sulla vita di Brunello Cuccinelli. Ci sposteremo poi a Firenze per la presentazione del nuovo capitolo di Stefano Ricci Explorer, ambientato questa volta nelle terre. selvagge del sud del Cile. A Fiesole intraprenderemo un viaggio nella storica scuola di musica con la sua orchestra giovanile, da cui è partito un progetto che unisce l'italia con il Brasile e infine voleremo ai piedi delle piramidi di Giza, in occasione della nuova edizione di Art Egypt, che con le sue installazioni e le sue opere trasforma l'altopiano in un museo a cielo aperto. il cielo stellato sopra di me. E la legge morale dentro di me. Flash ci porta oggi qui a Cinecittà e sono oltre 1000 gli ospiti, al Teatro 22 per la prima mondiale del film su Brunello Cucinelli, diretto da Giuseppe Tornatore. C'è il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, c'è Mario Draghi che nel 2000:21 volle Brunello Cuccinelli al G20 per parlare di capitalismo umanistico. E poi ci sono personalità del mondo della moda, del cinema, della cultura. Sono arrivata qui, mi sento dentro a un sogno che è quello che davvero dovrebbe fare continuare a fare il cinema. Brunello comunque è un grande orgoglio, non solo per l'innovazione che ha portato nel Kashmir. ma anche proprio per la sua filosofia di vita. I love Brunello Cucinelli and I can't wait I love documenten life. Il titolo, il visionario garbato racchiude l'essenza di quello che Brunello Cuccinelli vorrebbe gli fosse riconosciuto essere stato un uomo perbene. Tornata ad investire in tutto quello che è giustizia. sapienza e concordia. Un film sulla vita dell'imprenditore umbro dalla sua infanzia contadina al successo planetario, ma anche sulla sua visione, quella che unisce etica e profitto, restituendo dignità al lavoro. Io ho avuto questa esperienza che si intravede nel film della mia- dell'umiliazione di mio babbo, Per me è stata forte e io volevo realizzare un'impresa, prov- provare a realizzare un'impresa dove ci fosse dignità, rispetto e sentirti una sorta di custode pro tempore, perché io credo che noi siamo dei custodi pro tempore. Quindi per me la dignità è la stata la prima cosa. Accompagnati dalle musiche di Nicola Piovani ci sono i ricordi di Brunello Cuccinelli, interpretato da Saul Nanni. Quando si interpreta qualcuno di di vivo e vegeto ecco c'è c'è qualcosa di di molto legato al rispetto dove, Io credo che un attore debba riuscire a fare un lavoro per rimanere in tema ancora un po' più artigianale, no, dove, dove ogni dettaglio, ogni piccolo sguardo, ogni piccolo movimento deve essere ancora più calibrato perché poi questa persona ti ti guarderà negli occhi. Scene di vita trasformate in poesia grazie alla maestria di Giuseppe Tornatore. Io sono vissuto col nuovo cinema Paradiso ed è stato più facile trovare quella poesia, insieme noi e i poeti sono i grandi esseri umani della terra. Un film emozionante ma anche ironico e divertente, tre anni di gestazione e un obiettivo ben preciso, lasciare una testimonianza ai giovani, quella di un uomo che, come ha ricordato il maestro Piovani, ha saputo trasformare le utopie in realtà. Io dico andate per la vostra strada, abbiate un sogno, una vita senza sogno, non ha logica di essere vissuta. A chi piacciono i colori alzate la mano. Coloriamo rovinare. Fino alla fine del mondo. La nuova meta del progetto Stefano Ricci Explorer è quella terra infinita a sud della Patagonia, quella natura estrema che attraverso lo stretto di Magellano diventa Terra del Fuoco. È qui nella patria dei Gucio strafeste incontaminate e le acque gelide del Gre Glasser, che è ambientata l'ottava missione di Stefano Ricci. a quelle terre selvagge si ispira tutta la nuova collezione in cui all'eleganza e alla sartorialità si unisce una ricerca continua. Esplorare e anche andare oltre noi stessi, oltre i nostri limiti e quindi perché no? andare fino alle montagne della Las in Mongolia e trovare una combinazione per creare la fibra più fine del mondo, il cashmere più fine del mondo. In questo caso, dalla Mongolia siamo arrivati in Cile e abbiamo realizzato la vicuna. Riuscire a combinare l'artigianalità e la sartorialità con gli effetti, la tecnica è un qualcosa che è una ad on ai nostri prodotti. Tessuti preziosissimi, pelli pregiate, visoni, tagli perfetti, anche nei look più sportivi, e poi il lusso della sera che sembra fare il verso all'eleganza della natura. Una collezione straordinariamente straordinariamente preziosa, però nello stesso tempo facile, no? È questo la la vostra la vostra bravura. beh Oggi si parla di semplicità nelle nell'eccellenza, quindi utilizzare materiali più pregiati, per dare comunque comfort e dare comunque 11 look che non sia uno show off ma un piacere del vestirsi e nel piacere di essere se stessi. Una missione che anche questa volta va oltre la moda, supportando un progetto di sostenibilità con la comunità locale. Attraverso la Fondazione Axion scientifica della fauna cilena abbiamo deciso di sopportare questa NGO, che ha come missione la reintroduzione e il La tutela del puma. E e tra l'altro abbiamo avuto la fortuna di poterne incontrare alcuni esemplari durante il nostro viaggio e quindi attraverso, um le persone che seguono la fondazione ci hanno fatto vedere quello che stanno facendo per preservare questo felino bellissimo e tutto l'ambiente che lo circonda. E la sostenibilità è anche al centro dell'Explorer Symposium, organizzato dalla Fondazione Stefano Ricci in collaborazione con il Comune di Firenze, e dedicato agli studenti delle scuole superiori e di alta specializzazione. Nella meravigliosa cornice di Palazzo Vecchio, alcuni tra i più importanti esploratori, fotografi e reporter al mondo si sono incontrati con l'obiettivo di stimolare la riflessione su temi di grande attualità, come la tutela ambientale e il dialogo interculturale. The world, you can explore your mind, but I think that some kind of internal search, which is important but I think for me the physical world going out and going to different cultures, this is what I think what life is worth living. 76 allievi, 19 insegnanti, cinque università coinvolte, tutti insieme per una nuova produzione d'opera, il Falsaf di Giuseppe Verdi, che andrà in scena a Salvador de Bahia, in Brasile, e poi in Calabria. È il progetto Impact che parte da qui, dalla scuola di musica di Fiesole. Impact è um diciamo è un acronimo che ben specifica qual è l'obiettivo um che ci si pone e quindi di un impatto significativo, um sul sui processi formativi de- degli studenti. Ha un bellissimo partenariato, tutto Italia. ma che abbraccia tutto l'arco della peri- della penisola da Aosta a Catania, e poi ha una dimensione internazionale che vedrà i nostri studenti con i docenti e con gli studenti degli a- degli altri partner del progetto um andare in Brasile. La scuola di musica di Fiesole ha sede qui a Villa La Torraccia San Domenico ed è una delle prime scuole di alta formazione musicale in Europa, la prima ad impostazione cameristica. È qualcosa che ti conquista l'atmosfera che si vive qui, proprio per quello che dicevo io, proprio per L'impostazione data da Piero Falli, che è un'impostazione che all'epoca era rivoluzionaria, perché mettere al centro dell'educazione musicale la musica d'insieme era qualcosa che non veniva fatto da nessuna parte dei conservatori, si pensava a fare la lezione individuale per poi diventare dei solisti. Qua. È proprio il contrario, si parte dal tutti insieme facciamo qualcosa di bello. La scuola di musica di Fiesole è stata fondata nel 1974 da Piero Farulli, 10 anni dopo è nata l'orchestra giovanile italiana, che negli anni è stata diretta dai più grandi direttori d'orchestra. E nel prossimo triennio torneranno le grandi bacchette. Avremo James Conlon, Fabio Luisi, Oksana Liniv, um Michele Mariotti, Tony Pappano, Corrado Rovaris e poi avremo anche dei giovani direttori emergenti. Anche Musica è il primo festival della scuola di musica di Fiesole, nasce dall'incontro creativo di tutte le arti con una manifestazione diffusa sul territorio. Il festival del suono in relazione, cosa vuol dire? Il suono è sempre in relazione, i suoni sono in relazione tra di loro, ma sono anche in relazione col mondo e e con altre arti anche. um e questo un po' un'idea di base anche di una scuola di musica più allargata. E la relazione oggi credo sia la parola magica, Per eventualmente sanare anche delle discrepanze dei problemi. um direttamente lì, ciao. Attraversiamo le sconfinate distanze del Cairo da un capo all'altro, destinazione Giza. È proprio qui, sulla spianata delle piramidi che è allestita Art d'Egypte, la sua quinta edizione quest'anno. Arriviamo sul posto intorno alle quattro del pomeriggio, con le ombre che già si allungano sulla sabbia. Tra poco meno di un'ora sarà notte. Sullo sfondo le piramidi di Cheope, Kefren e Micerino, che anche da lontano incutono rispetto e sprigionano un fascino denso. Quello che soltanto la storia riesce a emanare in maniera tanto forte. Art d'Egypte è curata da Nadil Abdel Ghaffar, che di questo evento è stata anche inventrice. Riunisce 10 artisti di caratura internazionale, per l'Italia c'è Michelangelo Pistoletto col suo terzo paradiso, e ambisce a diventare un punto di riferimento per il mondo dell'arte non soltanto in Egitto. Le piramidi, unica delle sette meraviglie del mondo antico ancora esistente, creano uno scenario naturale che non ha rivali. Gli artisti ospiti sono chiamati a declinare il concetto di per sempre attraverso l'utilizzo di materiali diversi dal legno all'acciaio, dal marmo alla renaria, dalla plastica alla ceramica. Ogni forma ha una sua prospettiva in un dialogo costante con le meravigliose e imponenti padrone di casa, quelle piramidi che ci rimandano all'aldilà e che con le opere esposte creano un ponte tra passato e presente. Intanto che la notte avanza, l'altopiano si trasforma in un anfiteatro senza muri. In questo luogo ciò che è stato ieri e ciò che accade oggi si sfiora, senza mai sovrapporsi. La sera si conclude con un party dalla vista mozzafiato. È qui che tra l'esibizione di una star tunisina e i balli scatenati degli invitati, incontriamo finalmente Nadine Abdel Gffar. It has been my dream for three years, I've been inviting for the past years and finally made it made the heated so it means a lot to to today with a lot of work is based on philosophy. civilization influenced the whole lot of people from everywhere in the world incredible exhibition and we know there is no difference in whether you're black, white, Jewish Muslim, it doesn't make a difference. We're all humbles front of the front of this incredible civilization that is. The oldest and has survived all these years because until today, artists, fashion designers, jewellery designers and so many people from around the world are influenced by this ancient civilization. .