Sono stati rilasciati dopo qualche ora di interrogatorio sia l'ex Vicepresidente della Commissione Europea, Federica Mogherini, sia l'ex Direttore Generale del servizio di azione esterna UE, l'ambasciatore Stefano Sannino. I due però sono stati formalmente indagati per frode e corruzione negli appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. Secondo la Procura Europea, il servizio di azione esterna di cui nel 2021 Sannino era Segretario Generale, avrebbe assegnato al Collegio d'Europa, di cui Mogherini è il Rettore, l'appalto per l'istituzione di una scuola per giovani diplomatici. L'accusa sostiene che il Collegio d'Europa abbia ottenuto l'appalto perché a conoscenza dei requisiti necessari prima di partecipare alla gara. Sannino e il suo ufficio, insomma, avrebbero favorito la prestigiosa Università di Bruges diretta da Mogherini, tra l'altro consigliandole di fare investimenti, per ottenere l'appalto in un momento in cui il Collegio d'Europa era in difficoltà economiche. L'ipotesi dell'accusa è ancora tutta da dimostrare. I due ex Alti Ufficiali europei e un terzo fermato, Cesare Zegretti, sono stati rilasciati perché non è stato rilevato alcun pericolo di fuga. Rimane però l'eco internazionale di un ennesimo presunto scandalo che scoppia nel cuore dell'Europa proprio nel giorno in cui qui al Parlamento Europeo torna a parlare del Qatargate. La Commissione Affari Giuridici, infatti, ha dato un primo parere favorevole a togliere l'immunità parlamentare all'Eurodeputata PD Alessandra Moretti, citata nelle carte che hanno dato il via alle indagini. No invece alla rimozione dell'immunità per la collega Elisabetta Gualmini, ma sarà la plenaria del Parlamento che tra due settimane dovrà confermare o meno il parere dato dalla Commissione. In uno scandalo in cui ancora dopo tre anni, le autorità giudiziarie belghe non sono riuscite a formulare provvedimenti di rinvio a giudizio. .























