“Viva la sposaaa!” “Bravi!” “L'amore è la cosa più bella del mondo. Amare Riccardo è la cosa più bella del mondo”. 40 anni della nostra storia, dal 1980 ad oggi, raccontati attraverso l'amicizia, le passioni, i tradimenti di tre amici e una donna, filo rosso del cerchio della vita. Gabriele Muccino è al lavoro sul suo nuovo film, “I migliori anni”. Questo il backstage. “Vai, vai, vai. Motore”. Un romanzo, come lo definisce lo stesso regista, che porta sul grande schermo, grazie anche ad un cast eccezionale - Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria, oltre ad Emma Marrone - un affresco generazionale. “Che fate? Vi trattenete?” “Partiamo stasera”. “I 40 anni sono un romanzo, sono un grande romanzo. 40 anni di vita di tre adolescenti e una ragazza, quindi sono quattro protagonisti in tutto, che da quando hanno 16 anni arrivano, insieme a noi spettatori, ad averne 50. Racconta anche la grande storia, in qualche modo, perché i personaggi sono, nel loro micro mondo, incorniciati da quella è che la grande storia, quindi il film viene cadenzato letteralmente dai grandi episodi che hanno cambiato il mondo, a partire dal Muro di Berlino, dalla caduta del Muro di Berlino a Mani pulite, alla caduta delle Torri gemelle, al Vaffa day, perché quello è stato un cambiamento ulteriore anche nel modo di vedere la politica e di relazionarsi con la politica, e anche l'ingresso dei social. Tutto questo lo racconto in un modo che è classico, che si rifà molto al cinema più alto, più bello, della nostra tradizione, degli anni Settanta, Sessanta particolarmente. Questo film non si differenzia nella volontà forte di raccontare chi siamo, perché credo che sia il motivo per cui sono diventato regista, cioè raccontare chi sono è un modo per raccontare chi siamo”. “I migliori anni” arriverà nelle sale dal 13 febbraio prossimo.