Il ministro Giuli presenta il piano per la cultura

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1 mese fa

Il Ministro della Cultura Giuli dà la notizia che a Pompei è stato riportato alla luce un grande affresco di tema festoso che sarà presto presentato. Intanto illustra il decreto cultura, diventato legge con l'approvazione del Parlamento. Contiene, fra l'altro, provvedimenti in sostegno delle pagine culturali dei giornali, dell'editoria, della diplomazia culturale con i Paesi del Mediterraneo, delle biblioteche. "Perché il piano per la cultura italiano è stato intitolato ad Adriano Olivetti?" "Perché la figura di Olivetti rappresenta un modello di imprenditore illuminato che ha saputo coniugare la ricerca scientifica con una visione umanistica della realtà e ha compreso la funzione sociale della cultura. Ed è una figura che unisce e non divide". "Può farci un esempio di come il piano cultura, il piano Olivetti, interverrà in un Paese nordafricano, quindi africano Mediterraneo?" "Allora, intanto facciamolo partire in Italia il piano Olivetti. La diplomazia culturale interverrà nel quadrante euromediterraneo. Il piano Olivetti serve a fare in modo che la biblioteca, per fare un esempio, una biblioteca di un paese di 900 anime spopolato e con pochi soldi, diventi non soltanto una sala lettura vuota ma diventi un centro di cultura dove si rianimano le associazioni culturali del luogo attraverso un incoraggiamento". "C'è qualcosa a favore della cultura digitale?" "Nelle biblioteche è previsto anche che ci siano degli incentivi per la digitalizzazione e per l'accesso ai libri nel formato digitale. In questo momento è evidente che molti soldi vengono impegnati dal Governo per la transizione tecnologica, che è sacrosanta e necessaria. Noi dobbiamo anche preoccuparci di realtà che hanno un alto valore culturale e simbolico e che hanno ancora qualche residuo analogico da conservare". .