50 anni dopo l'evento storico dei Pink Floyd nell'anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei, il sogno si materializza reinterpretato e sognato di nuovo con Max Gazzè, anche in veste di direttore artistico e una straordinaria band per Pompeii Echoes, una performance corale, immersiva e tecnologica. "Lo stiamo reinterpretando così come la London Symphony Orchestra reinterpreterebbe l'uccello di fuoco di Stravinskij o insomma una suite di questo calibro qua. Questa è una suite, echoes, quindi live a Pompei e per noi è appunto un classico, lo stiamo reinterpretando insieme a dei musicisti straordinari: Greta, Ilaria, Daniele, Duilio, Cristiano, Dedo e Federico. C'è veramente l'eco della storia che sì scandisce tra le mura di questo anfiteatro". "Il mio ruolo è diciamo quello anche un po' da direttore musicale insieme a Duilio Gaglioto. Max ci ha chiesto questa cosa, eravamo in pieno luglio forse, giugno o luglio, e a noi sembrava una roba...per noi che in cameretta da piccoli suonavamo queste cose qui, insomma, venire qui a suonare tutto il Pompei dei Floyd insieme a parti di Dark side of the moon è un po' un privilegio". "Mi sento, come ha detto Daniele, il privilegio di stare qua, la vedo un po' come una festa. Cioè questi 50 anni di questo concerto che ha cambiato la storia della musica, mi sento il privilegio di stare qua a festeggiare questo evento e a rappresentare un po' tutti i musicisti e tutte le persone che amano i Pink Floyd". Atmosfere oniriche, dal vivo e on-line contemporaneamente sulla piattaforma streaming ITsART. Special guest Manuel Agnelli, a sorpresa nella performance. Un gruppo affiatato, capace di sprigionare una enorme energia sul palco.























