Per un attimo Milano diventa Parigi. Per raccontare il prossimo autunno inverno K-Way ci porta al Café de la Paix a celebrare la geniale intuizione che in un lontano giorno di pioggia portò all'invenzione della celebre giacca. "Questo signore che è il fondatore di K-Way è qua con noi e ha 85 anni ma nel 1965 vedendo una ragazza con una giacca di nylon attraversare la piazza del l'Operà dal Dehor del Café de la Paix ha avuto l'intuizione di inventare, di creare un nuovo oggetto, non esisteva la giacca a vento, piegabile che entrava nella tasca. E quindi gli ha dato il nome di K-Way e da lì poi oggi, da lì oggi noi stiamo continuando la creazione, l'evoluzione di questo marchio". Un'evoluzione che ha permesso alla piccola giacca ripiegabile di conquistare, trasformandosi senza però mai snaturarsi, spazi importanti nella vita di ogni giorno, che siano il viaggio o i tempi frenetici della città. L'omaggio è alla grande intuizione di Léon-Claude Duhamel ma la collezione si snoda dai capispalla a un intero guardaroba per l'uomo ma anche per la donna. "La nostra idea è di fare anche le sfilate pensando sempre alla funzionalità, al colore, alla modernità. Sempre rimanendo fedeli ai pilastri del brand". Eventi, sfilate ma anche presentazioni in questi quattro giorni di moda. Tra le novità di questa nuova edizione di moda maschile c'è il debutto in calendario di Lardini. Un cambiamento che è soprattutto sulla vestibilità in nome di una maggiore libertà. Le giacche sono più larghe e più lunghe, senza però essere over. E se il 2023 per Lardini è l'anno dell'abito questo è però alleggerito. "C'è poi questa voglia, voi l'avete cavalcata, anche dei giovani di ritornare a vestirsi bene in maniera un po' più formale". "Ma, è soprattutto le nostre collezioni sono dedicate ai giovani, dedicate ai giovani perché con questo abito più leggero e automaticamente loro possono indossare la t-shirt, loro possono indossare sotto una dolcevita, non per tutte le occasioni ma via anche la camicia, via anche la cravatta. Se è un momento importante delle loro vite, magari anche una serata in discoteca, devono portare il capospalla, la giacca, stiamo facendo anche per i giovani".
