“21/1 Prima. Azione!” Trieste, esterno giorno, nel quadrilatero di cemento della Melara si gira una scena di “Non odiare”. Il film, opera prima di Mauro Mancini, che dirige Alessandro Gassman, Sara Serraiocco e Luca Zunic, racconta una storia che ha radice nel titolo. “Spero che “Non odiare” diventi un mantra per la nostra società. Siamo afflitti da una società che troppo spesso percorre l'odio come una strada maestra in qualche modo, quindi “Non odiare” diventa, a questo punto, una speranza per tutti noi! Noi abbiamo messo in scena una dicotomia molto classica, quella, diciamo, tra un medico di origine ebraica e una famiglia che ha una fascinazione per un'ideologia nazista, però poi il film, in realtà, spero che possa lavorare anche lateralmente e trasversalmente sul concetto di odio, sul concetto di diversità.” Nei panni da chirurgo del protagonista maschile c'è Alessandro Gassman. “Credo che il tema dell'odio in una società come questa, dove ci si insulta, dove le parole spesso vengono urlate senza nessuna attenzione per chi cerca di esprimere un pensiero diverso, sia il problema primario della nostra società. Noi eravamo qui mentre sono successi i drammatici fatti di Trieste, l'uccisione di due poliziotti e il ferimento di un altro. Questa è una città, rispetto al resto del Paese, abbastanza tranquilla. E' una città che è rimasta sorpresa soprattutto, ma la sorpresa, secondo me, è relativa. Mi sembra evidente che la voglia di prevalere e di sopraffare il prossimo è proprio insita, ormai, nel dialogo comune!” “Non odiare” sarà nei cinema il prossimo anno.