Pitti, apre a Firenze l'edizione della svolta

682 brand di cui il 38% dall'estero e diecimila presenze. L'edizione di Pitti uomo che ha aperto tra le mura della Fortezza da Basso potrebbe essere quella della svolta. Pitti Island il tema di quest'anno dove l'isola è il punto di arrivo indispensabile per recuperare le energie e ripartire. "Ci è piaciuta la metafora dell'isola. Tra l'altro è un'isola dura come la Sardegna però straordinariamente bella perché i tempi sono duri anche adesso per il settore anche se l'uomo sta registrando dei buoni risultati non ancora come il 2019 però molto vicini. L'export è a 7,4 miliardi, eravamo intorno agli 8, quindi abbiamo una buona rincorsa", "Lei ha parlato comunque di una tempesta perfetta", "La tempesta perfetta sta nel mettere insieme tutto quello che è successo negli ultimi mesi: una guerra, problemi di logistica, problemi di costi della materia prima, problemi di inflazione, incertezza psicologica da parte dei consumatori in generale nel mondo, alcuni mercati totalmente chiusi. La Cina è stata chiusa veramente per due mesi fino a poco tempo fa. Quindi metterle insieme su un pezzo di carta bianco e dire ci deve succedere tutto questo penso che nessuno sarebbe stato in grado di farlo prima". Dopo due anni di rinvii di nuovi format e di contenuti digitali il salone dedicato alla moda maschile contemporanea si riprende i suoi 4 giorni e vede il ritorno dei grandi brand tra cui Brunello Cucinelli. "Questa moda rappresenta un po' la grande voglia di vestirsi bene. Chic, eleganti, moderni e contemporanei. Acquistando prodotti che non pensi mai di buttare, di recuperare, di riparare, di lasciare in eredità. No? Perché questo è un nuovo cambiamento del mondo specialmente nei più giovani. Questa idea di avere un rapporto che hai creato a tutto tondo un po' speciale". L'energia tra i padiglioni della Fortezza è palpabile. Anche se la situazione è ancora complessa la determinazione diventa la chiave per ripartire davvero.