Io mi trovo la responsabilità di dover parlare a noi del 2021. Un noi però che non è cronaca, perché noi non facciamo né cronaca, né documentari storici. Noi raccontiamo delle storie esemplari attraverso chi ha composto cose straordinarie come Giuseppe Verdi e Piave. Per parlare al presente e quindi questo nostro presente noi lo vivremo in una sorta di messa in scena molto simile a Inception di Christopher Nolan, una sorta di grande caleidoscopio della nostra contemporaneità attraverso cui noi riconosciamo il nostro tempo, ma un tempo distorto, un tempo che non ci sembra completamente il nostro. Ho bisogno sempre di rappresentare l'oggi con qualche cosa di, direbbero gl'inglesi, assaid, o accoté i francesi, insomma al mio lato, appena spostato, così riesco a rappresentarli. Un cast straordinario abbiamo non solo dei cantanti, abbiamo degli attori cantanti di primissimo livello. Io credo profondamente alla filologia musicale, deve essere servita fino in fondo. Io ho la responsabilità nella messinscena di far sentire quanto della filologia ci riporta in vita la partitura. Deve ridonare e ridona col maestro Chailly la potenza della partitura e io non posso fare nient'altro che servire e amplificare con il gesto scenico.