Piazza San Giovanni in Laterano, Roma. Il 1° maggio 2019 era così per il concerto della festa dei lavoratori. Quest'anno il trentesimo della manifestazione nei giorni del virus, ecco il panorama. Più Piccioni che persone, mancano il palco, la maratona musicale, le migliaia e migliaia del pubblico, gli artisti, i tecnici, gli operai, gli striscioni della celebrazione sindacale, il pensiero, però, rimane sul lavoro. Un interrogativo sul futuro che inquieta. Via il bagno di folla. L'evento sarà solo televisivo e realizzato a mosaico in posti diversi, parola a Francesca Michielin, nel cast del concertone senza pubblico sotto il palcoscenico. Si, è completamente un'altra cosa, ti manca proprio il calore del pubblico, infatti, secondo me, non si potrà mai sostituire completamente questa cosa, è impossibile, anche la mia idea è quella di iniziare a creare più contenuti, magari musicali in casa, però, non saranno, perché mi piace farlo, è comunque un modo per dire vi penso, sono con voi, però, comunque, non so se questa cosa a lungo termine può essere sostitutiva al 100%. Il pezzo per essere un classico deve avere sempre qualcosa da dire, è proprio forse la definizione, quindi comunque nell'ultimo progetto che ho fatto ci sono dei pezzi che parlano proprio di collettività, di rapporto con la città, di rapporto con la natura, che sono comunque dei concetti che in questo momento stanno tornando tantissimo. L'augurio che voglio fare alla musica e soprattutto ai musicista è quello di non fermarsi perché di 3 cose abbiamo, ci siamo resi conto di aver bisogno in questo momento, ovviamente la salute, la sanità, il cibo, ma soprattutto anche le emozioni e la musica crea questo.