Non è un filosofo, né un maestro e nemmeno un religioso. Jaggi Vasudev, meglio conosciuto come Sadhguru, è semplicemente un uomo alla ricerca, che in materie di spiritualità è tra le più autorevoli persone al mondo. Se per spiritualità però intendiamo la profonda conoscenza di sé stessi. Mistico certo, ma assolutamente al passo con i tempi. Fondatore della Isha Foundation, organizzazione no profit che offre programmi di yoga e meditazione in tutto il mondo, Sadhguru è arrivato ora anche a Milano. Prima per un incontro che ha riunito oltre 4.300 persone, il più grande evento di meditazione mai realizzato in Italia, e poi per conversare con alcuni artisti all'interno del Moises, l'app musicale ideato da Saibu. Un guru sempre in movimento, soprattutto in motocicletta con cui lo scorso anno ha percorso in 100 giorni ben 30.000 km, per il movimento Save Soil cui è il fondatore. Premiato con la seconda più alta onorificenza civile indiana, Sadhguru ha seguaci in tutto il mondo, oltre ad essere lo yogi con più follower su YouTube. Perché con il suo linguaggio semplice, accompagnato da una intelligente ironia, sa trasmettere concetti profondi, ma estremamente pratici. Invitato ad Harvard, ad Oxford, alle Nazioni Unite, alla FAO, all'UNESCO, ha parlato di quella crescita individuale che passa solo attraverso la consapevolezza, per inebriarsi della vita senza alcol né droghe, ma solo sperimentandola. Un messaggio che Sadhguru trasmette dall'inizio del suo viaggio, da quella esperienza mistica che gli cambiò la vita.























