Verrebbe da dire: “Anche i ricchi piangono e gli hacker colpiscono ancora”, nel mirino: Madonna, Lady Gaga, De Niro, sono più di 200 clienti del Grubman Shire Meiselas & Sacks, noto studio legale newyorkese che al momento è sotto cyber attacco. I pirati informatici sostengono, con tanto di screenshot, molto probabilmente si tratta del contatto di Madonna per il suo tour “Madame X”, di essere in possesso di oltre 750 giga tra dati personali e contratti. La richiesta di riscatto non s'è fatta attendere. Lo studio conferma e specifica di essersi rivolto alle autorità competenti. A rischio tanto denaro e privacy, un pericolo questo non solo per le star, ma per tutti noi, come ci spiega Riccardo Meggiato, consulente per la sicurezza informatica: Difficilmente il criminale informatico va ad attaccare il capo dello studio, va ad attaccare, di solito, la persona più piccola all'interno della scala gerarchica dello studio, quale, per esempio, può essere il segretario o la segretaria che si occupano dell'Amministrazione. Si fa una scansione su LinkedIn, si ricostruisce l'organigramma di quella società e si va a prendere proprio la persona meno attaccabile, perché è quella che, fondamentalmente, è consapevole della sua bassa posizione all'interno dello studio, tra virgolette, ovviamente, quindi, fondamentalmente, è meno istruita in materia di sicurezza informatica. Figuriamoci noi che siamo, fondamentalmente, nella fascia medio-bassa, voglio dire, dal punto di vista informatico, mediamente, questa è la situazione, quindi rappresenta delle vittime perfette per questo genere di attacchi e questo ci porta anche il tema, tra l'altro, per esempio proprio della privacy di dire: “Ma in fondo chi se ne frega dei miei dati?” Invece i tuoi dati possono essere utilizzati come grimaldello per degli attacchi più strutturati e quindi ad obiettivi più sostanziosi. Se magari i nostri singoli dati possono non sembrare molto importanti, i dati organizzati di milioni di persone rappresentano un obiettivo molto sfizioso e molto ghiotto. Il grande problema dell'App Immuni è che tratta dei dati che sono molto sensibili e questo pone delle problematiche di diffusione di questi dati e giocoforza anche di rispetto della privacy.