“Ma io sto bene perché sono felice. Sono una persona felice perché ho tutto quello che voglio”. Si è raccontato così ai nostri microfoni Gino Paoli poco più di un mese fa. Compie 85 anni il cantautore nato a Monfalcone, ma vissuto sempre a Genova. “Non ho mai voluto andarmene da Genova. Genova è la mia amante che odio e amo da sempre e non mi stacco”. E la Scuola genovese, con quel linguaggio realista che si ricollegava l'Esistenzialismo francese, è alla base della sua formazione musicale. Il suo primo brano di successo è “La gatta”. E' il 1960 e nello stesso anno Paoli compone uno dei suoi capolavori: “Il cielo in una stanza”. Un anno più tardi la storia d'amore con Ornella Vanoni, con cui avrà un lungo sodalizio artistico. Dalla relazione con Stefania Sandrelli nasce uno dei brani simbolo della vacanza estiva: “Sapore di sale”. Un anno più tardi i due hanno una figlia, Amanda. Non solo canzoni, ma anche politica: nel 1987 è stato eletto deputato nel Partito Comunista Italiano. A Paola Penzo, sua seconda moglie, ha dedicato “Una lunga storia d'amore”. Negli anni nasce una collaborazione artistica con Danilo Rea. Nel mese di aprile Paoli ha celebrato 60 anni di carriera con un doppio disco, “Appunti di un lungo viaggio”. In un'intervista, parlando del suo progetto a Sky Tg24, si è definito così: “Io sono un artista, grande o piccolo, ma artista. L'artista deve andare oltre, oltre la forma canzone, oltre gli obblighi pragmatici. Deve andare oltre e cercare di trovare altre maniere. Io volevo trovare un'altra maniera di usare le note e le parole, e ho cercato di farlo”.