Dai giochi estivi del 2008 a quelli invernali del 2022 la Cina ha sempre creduto nello spirito olimpico e regalerà al mondo che la osserva giochi semplici, sicuri e splendidi nel pieno rispetto del motto olimpico "sempre più veloci, più in alto, più forti". È il saluto che il Presidente cinese Xi Jinping ha portato oggi alla riunione ufficiale del Comitato Olimpico Internazionale presieduta da Thomas Bach in attesa del discorso ufficiale che pronuncerà domani, in presenza, in occasione dell'apertura dei giochi. Cerimonia alla quale parteciperà, tra i grandi leader del mondo, solo Vladimir Putin, con il quale Xi Jinping avrà domani mattina un lungo incontro privato, il primo, in presenza, da oltre due anni e nel corso del quale il Presidente cinese dovrebbe manifestare la piena solidarietà alla Russia di fronte a quelle che i media cinesi da alcuni giorni chiamano "le continue irragionevoli minacce USA". "Se Stati Uniti e Paesi europei dovessero davvero imporre nuove sanzioni", scrive oggi il Quotidiano del Popolo, "la Cina è pronta ad aiutare in ogni modo la Russia". Tutto è pronto nel frattempo per quanto riguarda i giochi: oltre 60 mila persone vivranno nei prossimi giorni in una gigantesca super bolla che copre oltre 150 chilometri quadrati e dalla quale sarà impossibile uscire. "Nulla di paragonabile a Tokyo", è il commento di un collega della BBC, "qui fanno davvero sul serio: impossibile aprire anche una finestra verso l'esterno, ci sono telecamere e allarmi dappertutto". In compenso i cinesi hanno cercato di rendere piacevole e sicuro il soggiorno, in tutti i modi, procedendo alla sterilizzazione continua degli ambienti ed evitando il più possibile il contatto fisico. Nelle mense e nei bar il cibo e le bevande sono servite da robot. Nonostante tutte le misure di prevenzione le autorità hanno comunicato che sono già stati individuati circa 300 positivi, tutti immediatamente isolati, fino a quando non risulteranno negativizzati per due giorni di seguito. "Il nostro obiettivo", ha spiegato il Direttore del Villaggio Olimpico, "non è quello di zero positivi, ma di zero contagi interni". Le ferree regole, che nel caso dei positivi sono particolarmente pesanti e che alcuni hanno definito di vera e propria detenzione, hanno provocato la drammatica reazione dell'atleta belga Kim Meylemans che ha postato sui social un video in cui in lacrime denuncia il fatto di essere stata letteralmente deportata di notte in una struttura fuori dal Villaggio Olimpico. La vicenda è stata poi risolta dopo l'intervento del CIO e l'atleta da domani potrà rientrare nel Villaggio ma non si sa ancora se riuscirà a partecipare alla sua gara di slittino.























