AstroSam e lo spazio raccontato ai ragazzi

14 mar 2023
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"Dallo spazio si può vedere quanto è bello il mare della Sardegna e dello spazio si può vedere quanto sono alte le montagne e si può vedere quando c'è la neve e si possono vedere le città?". Filippo e i suoi compagni di quarta elementare si sono svegliati alle due di notte per prendere l'aereo dalla Sardegna e venire a Milano a incontrare l'astronauta dell'ESA, Samantha Cristoforetti, che al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci racconta la sua ultima missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. "Non mi ero neanche mai resa conto che la Stazione Spaziale aveva un odore particolare. Ma appena abbiamo aperto il portello e siamo entrati questo odore mi ha immediatamente riportato, ci sono quegli odori, quando senti un odore famigliare, un odore che ti ricorda l'infanzia, qualcosa, che immediatamente ti sembra di essere lì a 20-30 anni prima, magari. Ecco, a me è successo così". L'evento, organizzato dal museo con l'Agenzia Spaziale Europea ed italiana nell'ambito del programma educativo per le scuole Esero Italia, ha raccolto l'adesione di oltre 40 istituti. Obiettivo: avvicinare gli studenti al mondo della ricerca e dell'innovazione. "Attraverso i protagonisti straordinari come Samantha Cristoforetti, che è straordinaria proprio perché è intelligenza, passione, volontà di portare a casa il risultato della propria vita, è fondamentale perché i ragazzi capiscano che per tutti c'è una strada possibile, in questo caso nel mondo della scienza". In sala l'astronauta racconta la sua avventura spaziale e dalla platea arrivano domande e curiosità. "Ti è mai capitato di esserti ammalata durante una missione e come si fa per mettersi a letto come si fa qui sulla Terra?" "È successo in passato, credo che ci sia stato un buco se vogliamo nella quarantena pre-volo ed è stato portato a bordo un patogeno di raffreddore ed è stato un bel problema perché non essendoci poi l'effetto della gravità a bordo, sono stata abbastanza male per un po' di tempo. Non hanno potuto mettersi a letto". Alle classi presenti arrivano anche i consigli degli addetti ai lavori. "La stazione spaziale, e sicuramente gli astronauti come Samantha che ci hanno lavorato, hanno dato una grandissima spinta sia dal punto di vista immaginativo, per cui hanno reso lo spazio e la stazione spaziale più vita normale per i ragazzi". "Non esiste una cosa che non si può fare, no, bisogna solo provarci, quindi un po' di coraggio, un pizzicchino di coraggio e tanta tanta curiosità e si arriva dovunque". E i sogni delle potenziali Astronaute del futuro non si fanno attendere. "Credo che questo è il più figo che puoi fare nella tua vita, andare nello spazio, già conosco l'inglese e russo, allora la partenza c'è, ma vediamo che cosa farò, ma sarebbe una bella esperienza stupende da fare".

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