Tecnicamente sappiamo pochino. Sappiamo che Meta si è accorta dell'attacco, che la vittima era la sua app "WhatsApp", che sono stati intercettati una serie di soggetti nei quali è stato scaricato un malware, uno spyware, che probabilmente si dice, questo spyware sfruttasse una vulnerabilità zero click, cioè un qualcosa per cui un utente non deve fare il famigerato click o tap perché succeda qualcosa, ma semplicemente può essere l'anteprima di un messaggio, l'anteprima di una foto, quindi tutto avviene in automatico. E qui ci dobbiamo fermare. Dopodiché ci sono state prese di posizioni da parte del produttore di questo malware, tra virgolette, etico. Perché dovrebbe essere utilizzato solo per finalità di giustizia. E quello che accadrà tra qualche giorno, lo scopriremo mano a mano che emergeranno dei dettagli tecnici. Quali sono le probabilità che qualcuno di noi inciampi in un oggetto di questo tipo? Beh, sicuramente deve essere molto interessante per qualcuno di molto importante, perché sono oggetti per cui gli Stati, i governi, spendono centinaia di migliaia di euro o dollari. Cosa si può fare? Se così fosse, ben poco, ahimè. Probabilmente farebbero prima a telefonarvi e chiedervi una spiegazione. .