Anche i colossi della rete stanno prendendo posizione nella guerra in Ucraina al fianco di Kiev e con misure di ogni tipo. È il caso di Microsoft, nelle stesse ore in cui è iniziato il conflitto gli analisti di Redmond hanno individuato un nuovo pericoloso malware chiamato FoxBlade e hanno aggiornato i propri sistemi e soprattutto hanno condiviso l'informazione con la Casa Bianca, con Kiev e con altri governi europei. Per il New York Times la mossa ricorda quella di Ford, che durante la seconda guerra mondiale ha convertito la linea di produzione dalle automobili ai carri armati Sherman. "È una presa di posizione molto forte, d'altra parte bisogna anche considerare quelle che possono essere poi le ripercussioni perché come in ogni partita a scacchi per ogni mossa c'è poi una contromossa da considerare e queste ripercussioni possono essere anche molto pesanti". Anche per questo l'agenzia per la cybersicurezza nazionale ha nuovamente invitato le aziende italiane ad alzare il livello di allerta contro Wiper, un tipo di malware in grado di cancellare i sistemi informatici. "Noi dobbiamo sempre considerarci a rischio da questo punto di vista. In questo momento abbiamo il vantaggio di conoscere la minaccia, come ad esempio questo Wiper". Anche Google è intervenuta prima bloccando le informazioni sul traffico del servizio Maps, relative all'Ucraina, un modo per non avvantaggiare l'esercito di Mosca e poi bloccando su YouTube i canali di RT e Sputnik tra le principali fonti di disinformazione. Le stesse pagine sono state oscurate anche da Facebook. La disinformazione invece continua a correre su Telegram, anche in lingua italiana, con i canali che negli ultimi mesi hanno diffuso fake news sui vaccini riconvertiti al rilancio della propaganda del Cremlino. Intanto gli attivisti di Anonymous continuano con azioni dimostrative e annunciano di aver reso irraggiungibili in tre giorni 1.500 siti russi e bielorussi tra aziende, banche, media e pagine governative.