Meno di un italiano su 2 non ha competenze digitali. È lapidario il verdetto del primo report della Commissione Europea sugli obiettivi del Decennio Digitale, il rapporto annuale sul raggiungimento degli obiettivi per il 2030 in campo informatico. Realisticamente prendiamo coscienza che il nostro Paese è fanalino di coda nel Vecchio Continente, con il 46% della popolazione che dispone di capacità minime nel campo del digitale. Se è vero che l'Italia ha fatto significativi progressi sul fronte delle infrastrutture per la connessione, è altrettanto vero che soffre però di un'importante carenza di laureati in tecnologie dell'informazione e della comunicazione, soprattutto fra le donne, che tra gli specialisti ICT in Italia rappresentano solo un 16% contro il 18,9% della media europea. Sulla connettività andiamo decisamente meglio: le reti in fibra raggiungono il 54% delle abitazioni del nostro Paese rispetto al 73% europeo e contro il 100% degli obiettivi del Decennio Digitale. Ben sopra la media dell'Europa la copertura 5G che, in Italia, raggiunge addirittura il 93% delle case nello spettro armonizzato. Il consiglio che ci arriva quest'anno dal report della Commissione è di intensificare gli sforzi sulle competenze digitali e sulla riqualificazione della forza lavoro per soddisfare le esigenze del mercato e migliorare la cooperazione, in particolare con l'industria e con la società civile.