Bentornati a Progress, dove nella prossima mezz'ora ci occupiamo, di uno dei settori che è più difficile da decarbonizzare um guarderemo come è possibile fare la transizione nel settore delle costruzioni dell'edilizia che, Secondo l'ultimo rapporto dell' IPCC contribuisce per circa il 21 percento delle emissioni globali. Andiamo a capire quali sono le sfide che deve affrontare questo settore, lo facciamo con due ospiti che vi vado a presentare in studio qui con me do il benvenuto a Fabrizio Cappaccioli, presidente del Green Building Council Italia, benvenuto. Buongiorno, grazie. E do il benvenuto anche in collegamento con noi a Nicola Zampella, direttore generale di Federbeton che è in ambito Confindustria è la Federazione del settore, delle associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo e dei materiali di base. Benvenuto. Grazie. Buongiorno. allora Capaccioli, parto da lei che presiede appunto questo um questo Green Building Council Italia che è un'associazione senza scopo di lucro, a cui aderiscono le imprese più competitive, le più qualificate associazioni e comunità professionali, nell'ambito di quella che chiamiamo edilizia sostenibile, che, è un po' forse difficile da definire anche per il la quello che dicevo all'inizio, cioè il contributo che questo settore dà, um alle emissioni e quindi volevo capire da lei, quali sono gli ostacoli più concreti per l'edilizia sostenibile, se dobbiamo guardare alla questione dei costi o alla burocrazia o alla mancanza, ad esempio di professionalità, dove dobbiamo guardare per trovare le sfide. Ma um da 31 ormai anni quando fa, quando questa associazione nasce negli Stati Uniti, oggi ricordo, che siamo diffusi in oltre 80 paesi nel mondo, um il percorso fatto ci ha consentito di guardare, come posso dire, dall'essere visionia- visionari e um pionieri ad essere concretamente i soggetti che oggi um portano al tavolo del decisore pubblico le migliori, Prassi um che possano essere messe in campo anche dal punto di vista tecnologico per recepire questo percorso di decarbonizzazione che ha come obiettivo appunto quello di ridurre le emissioni um di CO due in atmosfera. Noi oggi abbiamo consapevolezza di che cosa significa fare sostenibilità in edilizia, abbiamo fatto un percorso che ha permesso al nostro paese, Di essere l'unico paese europeo nella top ten dei paesi al mondo per certificazioni in ambito di edilizia sostenibile. E quindi mi lasci dire un orgoglio tutto italiano nel saper fare made in Italy, e su cui dobbiamo continuamente investire. Dobbiamo far crescere un comparto a 360 gradi, tenendo conto esattamente quello che lei diceva delle professionalità che vanno comunque fatte crescere continuamente attraverso un'attività continua di formazione nei confronti dei nostri professionisti, delle imprese, della manifattura. Dobbiamo far sì che il mondo pubblico, sempre di più um porti con sé questa, um queste metodologie, queste prassi. Ricordo che oggi molte amministrazioni pubbliche utilizzano i nostri documenti tecnici, i nostri protocolli energetico e ambientali per poter, um mettere mano al patrimonio edilizio pubblico. Quindi abbiamo tantissimi edifici anche storici. Che um hanno subito percorsi di rigenerazione e che oggi rispondono a dei criteri, che fino a qualche anno fa era assolutamente inimmaginabile. Ecco, dobbiamo essere il punto di riferimento dell'intero comparto, vogliamo esserlo, siamo un'associazione appunto come, Ha ben detto senza scopo di lucro, ecco perché tutto quello che viene fatto viene fatto a favore, di una evoluzione, di una vera transizione che ha certo come punto principale l'ambiente, ma che pone al centro delle nostre scelte, La capacità e l'accessibilità dell'essere umano di avere case sempre più sostenibili e un ambiente diciamo sostenibile. Zampella andando poi ai materiali, cioè ad esempio il cemento che um con emissioni non derivano soltanto dall'energia utilizzato per produrlo, ma proprio dalla chimica stessa del, um Del materiale infatti viene considerato uno di quelli difficili da, um decarbonizzare. Quali sono invece le sfide del vostro settore? allora la sfida più importante di questo periodo è sicuramente la la decarbonizzazione per la nostra filiera che conta 4000 imprese, un fatturato di oltre 17000000000 di euro, ma l'ho raggiunto che ha superato l'anno scorso i 5000000000 di euro. Parliamo quindi di un settore velocemente e cacciotruzzo strategico per lo sviluppo socioeconomico del paese che produce un materiale insostituibile per la realizzazione di case, edifici, scuole, ospedali e infrastrutture. Ovviamente la decarbonizzazione non riguarda solo noi, riguarda tutti i settori produttivi. Però per noi possiamo dirlo, come diceva lei nell'introduzione è una trasformazione veramente veramente profonda. Abbiamo recentemente presentato una giornata. della nostra strategia di decarbonizzazione circa un mese fa, che aggiorna la strategia che avevamo presentato inizialmente nel 2021, perché ci siamo resi conto dopo quattro anni che alcune leve, alcuni strumenti tecnologie che noi avevamo valutato in maniera positiva nell'immediato stanno avanzando lentamente, ma altre tecnologie che noi avevamo ipotizzato nel 2021 in un futuro. futuro anche remoto, si stanno si stanno concretizzando in maniera importante. Quindi le leve principali della nostra strategia che è improntata ad una concretezza. Mi perdoni il gioco gioco di parole veramente con tappe e scadenze è molto molto molto concreta si traguarderà ovviamente la neutralità carbonica al 2050, ma ha ha ulteriori ulteriori tappi. intermedie e una serie di leve e tecnologie per traguardare la neutralità carbonica chiaramente chiaramente identificate. Le leve principali sono vanno da tecnologie mature che possiamo su cui tutti stiamo lavorando come la sostituzione dei combustibili fossili con combustibili alternative alternativi l'uso di materiali alternativi nella produzione di cemento a tecnologie più Che noi mettevamo in un futuro remoto, ma sono diventate in alcuni casi veramente il nostro presente quotidiano come la cattura della CO due perché appunto, um la decarbonizzare la filiera del cemento e del caccitruzzo e in particolare la produzione di è particolarmente complesso e siamo in qualche modo alle tecnologie più promettenti. Intanto volevo tornare da Capaccio la Capaccioli per capire se gli incentivi pubblici e quindi super bonus, fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza hanno effettivamente spinto verso una filiera più verde o se, come sostengono alcuni, si è trattato di una occasione sprecata. Sicuramente ha fatto crescere molto la consapevolezza um nel nostro paese di che cosa significhi dover investire, su casa propria. Sappiamo benissimo che um il bene principale di degli italiani è la casa di proprietà, insomma, verosimilmente e quindi, Gli incentivi fiscali come super bonus hanno dato sicuramente un grosso contributo in materia di consapevolezza. Noi siamo stati più volte critici nei confronti della misura, non tanto perché siamo contrari al contributo pubblico che non potrà mai essere escluso anche in un percorso di recepimento. Della direttiva case Green, ma, um per la modalità in cui è stato proposto, perché non è pensabile mettere mano a un edificio um immaginando di farlo, um diciamo così, di renderlo efficiente dal punto di vista energetico, senza aver fatto delle verifiche, per esempio, sul lato sismico che per noi restano comunque prioritario, visto che siamo in un paese dove il tema dei terremoti è assolutamente centrale, ecco. um Se um diciamo in una nuova um come posso dire, possibilità, di tornare ad avere dei reali e concreti contributi, um ricordo che leggendo anche la manovra, si parla ancora di un ulteriore anno con il 50% sugli investimenti in materia di ristrutturazione e di di risparmio energetico. Ma diciamo se si dovesse tornare a parlare, perché comunque sarà un percorso inevitabile di contributi finalizzati al recepimento della direttiva, allora io credo in questo. caso speriamo perlomeno ci sia la possibilità di fornire un reale contributo rispetto a quello che può essere un percorso che dovrebbe essere ottimale da questo punto di vista di una cosa siamo certi e citerei a dirlo noi presenteremo il rapporto su fatto insieme a Deumetra rispetto alla percezione degli italiani sulla Necessità di mettere mano alla pro- diciamo a interventi rispetto alla propria abitazione, ecco, oltre il 60 percento degli italiani sa che comunque nei prossimi 10 anni, dovrà non solo intervenire su casa propria, ma dovrà anche mettere mano al portafoglio per questi necessari, diciamo così, percorsi di, um adeguamento a meccanismi di sostenibilità che non sono solo ribadisco, Finalizzati alla decarbonizzazione, ma sono anche necessari perché abbiamo un patrimonio veramente obsoleto e dal punto di vista tecnico. Zampella ne stava parlando prima delle tecnologie su cui state puntando, quali sono quelle più promettenti? È già disponibile anche sul sul mercato, no? allora da da subito una una tecnologia molto promettente che ha anche un potenziale di riduzione delle nostre emissioni intorno al 10 percento è l'utilizzo dei combustibili alternativi in sostituzione dei combustibili fossili. Si tratta di materiali di recupero che non sono in alcun modo riciclabili o o riutilizzabili, che hanno però un contenuto energetico apprezzabile, che noi riusciamo a valorizzare nei nostri impianti di produzione del cemento in sostituzione. dei combustibili fossili. Si tratta di una una best practice europea. Questa è una delle leve che, come dicevo prima, ci aspettavamo di più in questi quattro anni in cui in Italia purtroppo siamo fermi ad una sostituzione del 25% dell'energia termica necessaria ai nostri processi produttivi contro una media europea che è arrivata al 60% e alcuni paesi del Nord Europa che superano agevolmente il 70% per questo un elemento chiave della nostra strategia di decarbonizzazione è un approccio regolatorio positivo e di supporto della nostra decarbonizzazione. Qui un po' la criticità e l'ottenimento delle autorizzazioni sul territorio che stentano stentano ad arrivare. Però questa circostanza è una leva attuale con matura con la tecnologia matura che da subito possiamo mettere. in campo un'altra un'altra leva immediatamente utilizzabile è l'utilizzo di materiali alternativi all'interno della produzione del cemento, materiali che hanno rilasciato la codue o in altri l'anidride carbonica o in altri processi produttivi o naturalmente, quindi utilizzando meno meno cleaner, che è l'elemento fondamentale della produzione del cemento economizzandolo e utilizzando materiali che hanno già lasciato diciamo lascio due in altri in altri processi, riusciamo ad avere un altro 15% di potenziale riduzione e questo influisce sia sulle emissioni cosiddette dirette, quelle di cui siamo direttamente responsabili al cammino dei nostri dei nostri impianti di produzione che che delle emissioni di di processo. La tecnologia di arrivo che noi abbiamo identificato nella strategia di carbonizzazione è invece la cattura della codue che noi avevamo posto in un orizzonte di tempo, un po' più in là, un po' più in là però ha visto veramente recentemente l'inaugurazione e la partenza del primo impianto in Norvegia di cattura della codue su scala industriale e quindi lo abbiamo nella nostra strategia rivista avvicin. avvicinato in orizzonte di tempo. Si tratta di investimenti importanti circa 500000000 di euro per impianto di produzione che circostanziano un incremento atteso dei nostri investimenti di 5000000000 complessivi. Non è non è tutto qui, la interrompo un attimo perché volevo sentire un attimo il parere di Capaccioli su un tema che E sempre anche di ampio dibattito politico, cioè la direttiva case green, se effettivamente può aiutare a rendere più sostenibile il settore. È sicuramente un percorso che all'interno della, dell'Unione dobbiamo fare, non possiamo esimerci, um da questo diciamo da da dall'applicazione di queste metriche. Possiamo comprendere se quello è il meglio che si potesse fare, ecco ques- di questo possiamo ancora discutere, però certamente che una via rispetto alla decarbonizzazione, um che che comprenda non solo le migliori prassi dal punto di vista progettuale, ma anche sui materiali, l'impiego dei materiali che tengano conto appunto di quanto anche un comparto ha deciso di investire sullo stesso percorso di decarbonizzazione. Che tengano conto anche di um imprese che lavorano, tenendo conto di tutta una serie di aspetti legati, al percorso di carbonizzazione. Se guardiamo, diciamo in maniera complessiva una community di soggetti che hanno necessità di dare un contributo a questo percorso che io definirei evolutivo, ribadisco perché partiamo da un patrimonio immobiliare sia pubblico che privato, con poche diciamo differenze che per lo più per il 70% è in classe F e G dal punto di vista energetico, io credo non sia discutibile da questo punto di vista. Siamo quelli che complessivamente impattano di più a livello globale in termini di emissioni, la risposta è no, è chiaro che bisognerebbe sensibilizzare alcune latitudini del del pianeta affinché il percorso sia analogo a quello che sta facendo l'Unione europea. Non dobbiamo al contempo imbrigliarci con degli eccessi normativi, un po' come è stato fatto, Con questo um diciamo con questo avvio in maniera del tutto, come posso dire, a secondo il mio punto di vista, um eccessiva rispetto alla trasformazione in elettrico del del delle autovetture del sistema automotive che inevitabilmente ha messo un po' in crisi, um l'industria automobilistica. Ora, l'Unione Europea, la Commissione Europea, Sta rivedendo questo approccio anche perché per esempio sugli investi- su gli investimenti fatti sui combustibili, um di nuova generazione consentirebbero di avere comunque una riduzione delle emissioni anche con l'utilizzo del motore- endotermico e da cui non possiamo sicuramente prescindere, ecco, quindi, legarsi eccessivamente a un sistema troppo stretto, delle maglie troppo strette che rischiano di generare degli effetti, diciamo non positivi sull'economia dei paesi. Questo è un diciamo un rischio che vorremmo evitare. Mi permette di dire anche l'Italia ha sottoscritto gli impegni per l'elettrificazione e puntare sull'elettrificazione anche nel settore dei trasporti e non solo, però questo ci porterebbe anche a un altro un altro dibattito. Intanto volevo chiedere una battuta anche a Zampella su quali sono le misure che servirebbero da parte del mondo politico. allora diciamo essenzialmente due allora servirebbe entrerà in vigore dall'anno prossimo una misura di livellamento del piano competitivo con i produttori extraeuropei. L'europa ha sposato e ha introdotto oramai da vent'anni delle misure di riduzione di emissione dei gas climalteranti, con controlli rigidi certificazioni che i produttori. extra europei non hanno. Quindi questa misura ha un nome, un po' difficile si chiama Cibam, è una sostanzialmente un dazio ambientale e noi chiediamo che sia introdotta in maniera efficace per livellare semplicemente il piano competitivo con i produttori extraeuropei. Dal punto di vista interno. E questo una una collaborazione con il GBC è secondo. noi fondamentale e occorre creare dei mercati virtuosi che richiedano obbligatoriamente o con premialità che fanno la differenza questi prodotti decarbonizzati, perché noi siamo pronti a produrli. Sicuramente abbiamo visto prima gli investimenti e anche i costi operativi l'ho detto aumenteranno solo per la produzione italiana di 1000000000 di euro ogni anno, oppure che ci sia un mercato, perché ricordiamo noi facciamo poi dei materiali che vanno venduti e introdotti sul mercato, un mercato che li richieda con forza obbligatoriamente. Questo è già previsto all'interno della normativa delle linee guida europee e ci aspettiamo che siano come si usa essere messe a terra con efficacia in un prossimo futuro, perché per noi insomma la decarbonizzazione. È è è fondamentale la parola chiave che io e chiudo, è mantenere la competitività della produzione italiana ed europea di cemento e calcestruzzo. Questo qui è perché abbiamo a disposizione. Mi scusi, ho il tempo giusto di chiedere a Capaccioli di un appuntamento di cui si parla anche di questi temi di cui. abbiamo parlato adesso, cioè il Green Building Forum che si terrà a Milano. Cosa c'è da non perdere in questo appuntamento? Sarà un momento, un confronto tra istituzioni, associazioni, stakeholder interessati a questo argomento inizierà diciamo presto al mattino per finire tardi la sera, parteciperanno parteciperanno vari ministri, parteciperanno varie associazioni. e quindi in questo momento il sito dell'appuntamento dove si potranno vedere che tutti protagonisti. Esatto. Credo sia dato un dato importante sia il fatto di aver raggiunto il sold out di presenze praticamente immediatamente. Quindi siamo contenti che il tema oggi della sostenibilità sia. si possa parlarne apertamente, mettendo in luce anche le criticità del momento in cui stiamo vivendo, ma, um con l'obiettivo di far bene al paese. Ecco L'obiettivo di Green Building Council Italia è quello di lavorare per il sistema paese, per un saper fare cultura in materia di sostenibilità e il Green Building Forum del 27/10 ci dirà, i risultati ci diranno proprio questo. Grazie 1000 allora Fabrizio Capaccioli e Nicola Zampella per essere stati con noi, si chiude qui questa puntata di Progress, io ringrazio, um Nino Spampinato e Franco Ferraro per averla curata con me, grazie alla regia oggi guidata da Francesca Mara. Noi ci lasciamo con un'intervista realizzata dalla nostra, Marta Amelia all'astronauta Roberto Vittori e Progress torna domenica prossima. Gli Stati Uniti sono una realtà molto interessante, continuamente in evoluzione. Cosa succede facendo una fotografia, in effetti noi conosciamo la New Space Economy, con questo ingresso dei privati. SpaceX è nata il 15/03 del 2000:03, e quindi um sono 22 anni, che SpaceX è nata, non è, siamo abituati a considerarla come una realtà nuova, ma in realtà nuova non è. Noi siamo abituati e portati a dire SpaceX che continuerà a essere sempre lei e l'innovatore è possibile, è possibile che questa sia la realtà è possibile che SpaceX continui ad avere la forza di rinnovarsi. Qual è la possibile alternativa in prospettiva futura di SpaceX? È la stessa SpaceX, i cui giovani sono usciti e hanno formato altre startup. Soprattutto in California è è veramente interessante vedere come ci sono tante realtà vere startup. Fanno varie cose, soprattutto si guarda alla luna, alla superficie lunare, seppure, la condizioinegu no. È lo starship, lo starship di Bok Chika. Noi ci aspettiamo sempre più di quello che è possibile. Ma l'aspettativa c'era di vedere l'infly Fuel, queste due navette che si scambiano prima volta nella storia il carburante. Perché questo sarebbe stato importante, perché questo sarà importante, per arrivare sulla Luna. Che è la prossima sfida di SpaceX e di Elon Musk. Che è quello che ci saremmo aspettati e ci continueremo ad aspettarci, perché altrimenti Starship rimarrà una macchina assolutamente incredibile e e senza senza uguali, ma limitatamente alle orbite terrestri.























