L'Italia è uno dei principali Paesi, in ambito europeo, per quanto riguarda l'industria spaziale, le competenze spaziali e certamente l'esplorazione con il nostro importante contributo alla Stazione Spaziale Internazionale. Quindi l'Italia è anche in un ottima posizione per trarre vantaggio dall'evoluzione, forse chiamiamola rivoluzione che esiste in ambito spaziale. In cui naturalmente siamo, come Italia e come Europa, davanti ad una grande sfida quella di continuare ad essere leader, ad essere competitivi in un contesto internazionale che diventa sempre più difficile, anche proprio a livello di competitività industriale, però abbiamo tutti i numeri per poter fare bene. Il contesto credo che parli da solo, in questo momento, abbiamo un proliferare di attori, sia istituzionali quindi governi, che attori privati quindi negli Stati Uniti, ovviamente tutti conoscono Space X, parliamo di attori classici come la Russia, sempre di più la Cina. Si affaccia a questo mondo l'India ma ce ne saranno altri. Ci sono l'Arabia Saudita che è sempre più attiva, anche il Brasile. Quindi si pone la questione di che cosa vuole fare l'Europa. Scegliere di continuare a non avere un accesso autonomo allo spazio, con i nostri astronauti, è secondo me, è una scelta attiva di voler mantenere o forse avere un ruolo sempre più diminuito in questo contesto internazionale; cosa che ha delle implicazioni sia, se vogliamo, di status geopolitico, ma poi anche alla fine di competitività del nostro settore industriale. "E anche qui il contributo dell'Europa è estremamente significativo." Credo che siamo in un momento importante, di decisione in cui in Europa abbiamo la grande opportunità di decidere, scegliere di aumentare il nostro livello di ambizione in ambito di esplorazione umana, di perseguire un maggior livello di autonomia industriale, tecnologica non perché vogliamo fare le cose da sole e ci vogliamo isolare, ci mancherebbe, ma per avere la possibilità di avere un posto al tavolo dove si prendono decisioni, di avere un influenza sulle future architetture dell'esplorazione, sulla distribuzione dei ruoli e perché sia un'occasione anche per la nostra industria di crescere a livello di competenze e di competitività.