Stephen Hawking, uno degli scienziati più famosi al mondo, disse una volta prima di morire, l'intelligenza artificiale sarà, con ogni probabilità, la cosa migliore o la peggiore che possa accadere all'umanità e il premier britannico Rishi Sunak si è rifatto a queste parole nel chiudere un Summit sulla Sicurezza che segna un cambio di passo importante nel fronteggiare i rischi legati a questa straordinaria tecnologia. Se manterremo il livello di collaborazione mostrato in questa due giorni, ha concluso il premier in conferenza stampa, sono profondamente convinto che la renderemo la cosa migliore. Il Summit ha visto la partecipazione del segretario generale dell'ONU Antonio Guterres, della vicepresidente americana Kamala Harris, del presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, della Premier Giorgia Meloni e dei ministri di 28 paesi, Cina compresa. Tutti hanno sottoscritto quello che passerà alla storia come la Dichiarazione di Bletchley Park e coinvolti in questo processo ci sono tutti i leader delle principali aziende nel settore, da DeepMind a OPEN-EYES. Elon Musk ha chiuso questa sua esperienza inglese con un'intervista chiacchierata con Sunak nei palazzi governativi di Londra. Come stabilisce la dichiarazione a Bletchey sono stati compiuti i primi passi per cercare di proteggere l'umanità partendo innanzitutto da una condivisione dei saperi rispetto ai possibili rischi con l'impegno poi ad aggiornare il know-how comune, tenendo il passo della tecnologia. A questo proposito, sulla falsariga di quanto già fatto per il clima, si è stabilito di redigere un report sullo stato dell'I.A. presieduto da uno dei padri dell'intelligenza artificiale, il professore Joshua Benge. Terzo passo importante, le aziende private non testeranno più da sole i propri prodotti, infine è stato annunciato che a quello di Bletchey seguiranno presto altri summit, uno in Corea del Sud tra 6 mesi e quindi in Francia tra 12. L'auspicio, ha concluso Sunak, è quello di lasciare uno straordinario patrimonio di speranza e opportunità per i nostri figli e per le generazioni a venire.