Operazione Moonlight. Una costellazione di satelliti attorno alla Luna, targata ESA, sfruttabile anche a fini commerciali, in grado di garantire un collegamento permanente a un'esplorazione spaziale sostenibile. Due consorzi industriali in campo, 12 mesi per elaborare proposte da valutare alla prossima Ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea nel 2022. Uno è a guida italiana, con Telespazio, joint venture tra Leonardo e Thales, 60 anni di attività festeggiati quest'anno, a studiare la fattibilità di servizi di telecomunicazione e navigazione per le prossime missioni sulla Luna con il supporto dell'ASI. "Telespazio si sta proponendo come grande architetto per la realizzazione di operazioni e di servizi su quella superficie". Obiettivo: garantire servizi alle diverse piattaforme in orbita intorno alla Luna o sulla sua superficie come rover, lander o basi lunari, facendo leva su asset spaziali come i satelliti e su infrastrutture già esistenti. "Operazione Telespazio nella Piana del Fucino, nel cuore degli Abruzzi, dove è entrata in funzione una seconda antenna parabolica capace di ricevere e trasmettere segnali radiotelevisivi via satellite". "C'è molto made in Italy e in questo made in Italy c'è la filiera delle piccole e medie imprese, che portano freschezza, idee e novità, c'è la filiera dei consorzi e dei centri di ricerca delle università. Tra queste sicuramente spicca il Politecnico di Milano e la scuola di direzione aziendale della Bocconi di Milano". Un centinaio i progetti pubblici e privati connessi all'esplorazione e allo sfruttamento della Luna sulla rampa di lancio nel prossimo decennio. Costituiranno le fondamenta di una nascente Lunar Economy, in cui i sistemi di comunicazione e posizionamento avranno un ruolo chiave, ad esempio garantendo il costante contatto degli astronauti e dei sistemi robotici con i centri di controllo, il corretto posizionamento sulla superficie dei mezzi di esplorazione, la navigazione e l'atterraggio delle navicelle in viaggio tra Terra e Luna nell'ambito del programma Artemis, targato NASA, a partecipazione europea ed italiana. "Pensiamo per un attimo, per esempio, a quanto sarà necessario fare per garantire la mobilità autonoma sulla superficie lunare, quanta intelligenza artificiale, quanta robotica dovremmo mettere in pista e tutte queste soluzioni che saranno un esperimento straordinario fatto in condizioni estreme ci consentiranno di fare passi veloci anche per la vita sulla Terra".