"Nessun membro, partner della partnership di SS ha mai messo in discussione la continuazione della Stazione Spaziale." É con questo spirito che Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana dell'Agenzia spaziale europea a volare nello spazio, si appresta a tornare in orbita per la sua seconda missione di lunga durata, destinazione: la Stazione spaziale internazionale avamposto umano e laboratorio orbitante a 400 km sopra la terra, per sei intensi mesi di esperimenti in microgravità e di manutenzione della casa spaziale, simbolo di collaborazione internazionale messa alla prova dal conflitto in Ucraina. "Questo lavoro congiunto non si è mai fermato neanche per un secondo, questo per tranquillizzare chi abbia magari sentito queste notizie colorite e si preoccupa della sicurezza mia o dei miei colleghi di equipaggio." Minerva, il nome scelto per la missione, dea della saggezza, dell'ingegno e protettrice degli artigiani un omaggio a tutti coloro che hanno reso possibile il suo volo. Racchiusa in ogni lettera l'essenza del viaggio in orbita: meraviglia, ispirazione, nutrimento, esplorazione, ricerca, viaggio e avventura, parola di Astrosamantha, pronta al decollo da Cape Canaveral in Florida a bordo di una navicella Crew Dragon di SpaceX con tre colleghi della Nasa. Il prossimo 26 aprile festeggerà per la seconda volta il suo compleanno in orbita, in veste di leader del Segmento orbitale americano e la sua prossima sfida spaziale è racchiusa nel logo scelto per la missione, una civetta stilizzata animale sacro alla dea Minerva con la luna e la terra nell'occhio, il becco a forma di stazione spaziale, il corpo formato da onde azzurre che virano verso il blu scuro simbolo di un'esplorazione verso lo spazio profondo che non si ferma. "Portiamo avanti e continueremo a portare avanti questa missione ben sapendo e non dimenticando come la Stazione spaziale sia stata, sia e debba continuare a essere un simbolo di cooperazione pacifica.".























