Un tempo erano soltanto delle foto con un testo ingannevole, adesso queste foto diventano animate e sempre più credibili e aiutano i criminali a mettere a segno nuove truffe online. Gli ultimi casi hanno riguardato due personaggi pubblici, la conduttrice Mara Venier che sul suo profilo Instagram ha denunciato un episodio in cui è rimasta coinvolta suo malgrado. Una fotografia con le sue sembianze resa dinamica con l'intelligenza artificiale, al suo fianco Elon Musk, entrambi invitano gli italiani a investire 250 euro in un progetto finanziario garantendo un reddito fisso mensile. La conduttrice ha denunciato l'accaduto tramite il suo avvocato. Alla Polizia postale si è rivolto anche il medico Franco Berrino sul Corriere ha raccontato di falsi prodotti miracolosi venduti sul web associati alla sua immagine. Ma come funzionano queste truffe da un punto di vista tecnico? "Quando parliamo di personalità note, quindi delle quali disponibile un quantitativo importante di informazioni che possono essere video, piuttosto che immagini, fotografie, è estremamente semplice per un intelligenza quindi per un sistema basato su questa tecnologia acquisire informazioni e replicare ovviamente il comportamento di queste personalità quindi facendo si che queste personalità possano promuovere un prodotto che non hanno mai visto, piuttosto che addirittura essere coinvolte in attività fraudolente come frodi relative alle cripto valute". Le Social hanno tecnologie per individuare questi contenuti ma non sempre riescono a intervenire tempestivamente, e i criminali sono sempre più veloci nel diffondere le truffe. "Come riusciamo a scoprire chi c'è dietro questo tipo di truffe è tutt'altro che semplice tipicamente però ci confrontiamo con organizzazioni criminali ben strutturate che potrebbe avere anche ramificazioni italiane ma che non necessariamente siano italiane". Come ci si difende allora? "Abbiamo un aspetto tecnico e un aspetto comportamentale. Per quanto concerne l'aspetto tecnico contro i deep fake abbiamo come dicevo diverse soluzioni abbiamo dei tool quindi degli strumenti che se adoperati possono consentire di individuare le manipolazioni del video e quindi di capire che un video è fake o meno, dall'altro lato però abbiamo poi la parte comportamentale dobbiamo cercare ogni volta che ci arriva un messaggio del genere sia un video, un audio quant'altro capire di risalire a quella che è l'origine cercare di acquisire diciamo di prendere visione di questo tipo di contenuti solo da origini che riteniamo affidabili, quindi magari testate giornalistiche di cui conosciamo la natura, dobbiamo diffidare sostanzialmente da qualunque informazione del genere che ci possa arrivare condivisa da un messaggio WhatsApp piuttosto che pubblicato su Facebook o quant'altro". Nel caso in cui si rimanga vittime poi è sempre bene denunciare l'accaduto alla Polizia Postale.