Roberto Vittori: la corsa alla luna di Cina e Stati Uniti

Gli Stati Uniti sono una realtà molto interessante, continuamente in evoluzione. Cosa succede? Facendo una fotografia, in effetti noi conosciamo la New Space Economy, con questo ingresso dei privati. SpaceX è nata il 15 marzo del 2003, e quindi sono 22 anni, che SpaceX è nata, siamo abituati a considerarla come una realtà nuova, ma in realtà nuova non è. Noi siamo abituati e portati a dire SpaceX che continuerà a essere sempre lei l'innovatore è possibile, è possibile che questa sia la realtà è possibile che SpaceX continui ad avere la forza di rinnovarsi. Qual è la possibile alternativa in prospettiva futura di SpaceX? È la stessa SpaceX, i cui giovani sono usciti e hanno formato altre startup. Soprattutto in California è veramente interessante vedere come ci sono tante realtà vere startup. Fanno varie cose, soprattutto si guarda alla luna, alla superficie lunare, seppure, la condizio sine qua non è lo starship, lo starship di Boca Chica. Noi ci aspettiamo sempre più di quello che è possibile. Ma l'aspettativa c'era di vedere l'infly refuel, queste due navette che si scambiano prima volta nella storia il carburante. Perché questo sarebbe stato importante, perché questo sarà importante? Per arrivare sulla Luna. Che è la prossima sfida di SpaceX e di Elon Musk. Che è quello che ci saremmo aspettati e ci continueremo ad aspettarci, perché altrimenti Starship rimarrà una macchina assolutamente incredibile e senza senza uguali, ma limitatamente alle orbite terrestri. La Cina è sempre accusata di copiare, però lo fanno bene. E nel copiare se copiano, riescono a scegliere essere selettivi. Negli Stati Uniti noi abbiamo questi grandi programmi che poi a un certo punto crescono, crescono, crescono e muoiono, i cinesi sembrano essere più costanti. E la costanza è un elemento importante, fondamentale, non seguono le mode, cercano di porsi degli obiettivi strategici e man mano man mano, giorno dopo l'altro, fallimento dopo l'altro, arrivarci, quindi sono sulla Luna, sono su Marte, hanno la loro stazione spaziale orbitale, hanno un loro programma, umano sulla superficie lunare è probabile che loro effettivamente ce la facciano e se questo accadrà, ci sarà necessariamente un cambio, nelle dinamiche e negli equilibri anche del mondo occidentale, in particolare gli Stati Uniti. Perché non sarebbe accettabile per gli Stati Uniti sapere che c'è un cinese sulla superficie lunare e quindi in quel caso, verosimilmente ci sarà un ritorno all'assegno in bianco, che caratterizzò gli anni 60 quando il Presidente Kennedy disse noi vogliamo andare sulla Luna non perché è semplice ma perché è difficile. .