Dimezzare il tasso di veicoli in circolazione, far crescere ed elettrificare il trasporto pubblico, aumentare la mobilità a piedi e in bicicletta. Sono obiettivi dell'agenda 2030 per la decarbonizzazione. La mobilità sostenibile gioca un ruolo fondamentale in questa partita perché coinvolge tutti: gli utenti privati, il pubblico, le imprese. "Il settore dei trasporti emette una parte, circa un sesto delle emissioni, le auto, delle emissioni totali di CO2. Quindi se non si decarbonizzata la mobilità non si riesce a far fronte a questa crisi climatica. La sharing è uno strumento ma anche la riduzione del numero di auto circolanti resta l'importante". L'ultimo studio della fondazione per lo sviluppo sostenibile rivela che i giovani non solo prendono almeno la patente ma hanno anche meno auto intestate e che la diminuzione il numero di auto in Italia è un trend strutturale. "Gli italiani comprano meno macchine, ne produciamo anche molte di meno, e i giovani soprattutto cercano meno patente, meno auto e questo è anche un trend verso l'avvenire". In questo contesto la sharing mobility ha un ruolo chiave, il 95% di auto, biciclette, monopattini, scooter a noleggio è a trazione elettrica. "Per esempio sul monopattino, è il mezzo che copre il cosiddetto ultimo miglio, quindi per arrivare o partire dalla destinazione mentre sulle biciclette vediamo una percorrenza leggermente più lunga per fare gli spostamenti diversi". Dopo la pandemia il numero di noleggi è cresciuto del 41%. "C'è stata una grossa impennata, si stanno diffondendo nelle nostre città sempre di più, per due motivi: quello della praticità grazie alle App e quello anche dell'economicità rispetto ad avere una macchina privata".