"Credo che nelle città del futuro ci saranno soprattutto più veicoli elettrici e oltre a questi anche le auto a guida autonoma. E questo di conseguenza significherà una maggiore disponibilità di spazio per aree verdi e anche per abitazioni, per aree residenziali, perché le auto a guida autonoma saranno condivise". Marta Gonzalez, esperta in pianificazione urbana, insegna ingegneria civile e ambientale all'Università di Berkeley, in California, e ha appena vinto il prestigioso premio internazionale Lagrange. L'abbiamo incontrata a Torino, dove è arrivata per ritirarlo e con lei abbiamo parlato delle ricerche che sta conducendo sui problemi complessi nelle infrastrutture urbane e nella sostenibilità ambientale. Con l'intelligenza artificiale fulcro di questa rivoluzione della mobilità. "L'intelligenza artificiale sicuramente può aiutarci, in due modi, soprattutto, il primo è quello relativo alle auto a guida autonoma dove l'intelligenza artificiale è assolutamente indispensabile, e il secondo modo è che l'intelligenza artificiale ci può dire cosa piace alle persone in termini di preferenze. Già navigando in internet oggi ci arrivano dei suggerimenti, di acquisto o altro, e la stessa cosa si farà grazie all'intelligenza artificiale con raccomandazioni che ci aiutano ad avere una mobilità più sostenibile, basandosi appunto sulle preferenze degli utenti. L'esempio è quello di chi si sposta, non solo dei pendolari ma anche, quindi chi si sposta da un punto A ad un punto B, al quale viene suggerito, per esempio, la via, il percorso più breve. Quindi utilizzando i dati, che sono quelli dei dispositivi mobili, dei cellulari che utilizziamo, si possono analizzare quelli che sono le abitudini di spostamento, gli orari, che sono diversi ad esempio per un medico che va a lavorare o per chi va a fare shopping e sulla base di quelle che sono le abitudini si possono andare a prevedere quelle che sono le attività, per le diverse persone, e quindi suggerire percorsi, itinerari diversi ottimizzati".