Non poteva che chiamarsi Leonardo, il genio del calcolo, il supercomputer di Cineca, inaugurato davanti al Capo dello Stato Mattarella al Tecnopolo di Bologna. Un supercalcolatore, frutto della collaborazione con l'Europa ma tutto italiano. Una creatura straordinaria, classificata come il quarto calcolatore più potente al mondo. Leonardo, ci dicono, può fare qualsiasi cosa tu possa immaginare e anche di più. "I super calcolatori sono dei calcolatori molto potenti, straordinariamente potenti, e vengono utilizzati in moltissimi campi, sia nella ricerca scientifica che nel mondo industriale. Vengono utilizzati per lo sviluppo di nuovi materiali, per lo studio delle galassie, vengono utilizzati per sviluppare quelli che si chiamano oggi gemelli digitali, ovvero delle repliche digitali di qualcosa di fisico che può essere un prodotto, una città, il corpo umano e la Terra, c'è un grande progetto europeo per avere il gemello digitale della Terra". Le immagini rimandano ad una struttura fantascientifica, fatta di luci, cavi, led intermittenti, il maxi cervello creativo processa 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Ha dimensioni incredibili, Leonardo pesa come 5 mila persone, ha 5 mila server e 157 rack, le strutture modulari dell'informatica. Per raffreddarlo ci vogliono 10 Km di tubi. La sua casa di 600 metri quadrati è qui a Bologna. "Inaugurare oggi il super computer, che per potenza di calcolo è il primo in Europa, il quarto nel mondo, permettere a tutta l'Europa e all'Italia, non solo all'Emilia Romagna, di poter competere con colossi cinesi e statunitensi e soprattutto far diventare questa che si, è una grande Motor Valley, una grande Food Valley ma la prima Data Valley d'Europa era un sogno, l'abbiamo trasformata in realtà e lo facciamo soprattutto per i nostri figli e i nostri nipoti". La prima azienda a firmare un accordo la farmaceutica Dompé. "La capacità di calcolo offerta dal supercomputer ha tantissime applicazioni. Una di queste è per la scienza, per la medicina, dove c'è la possibilità di fare in settimane, in poche settimane, quello che normalmente veniva fatto in due anni. Chiaramente offre una velocizzazione dei processi che è stata dimostrata in termini incredibili con lo sviluppo dei vaccini, per fare un esempio, sul Covid".