Torino, azienda italiana costruisce protesi mutilati Ucraina

06 giu 2023
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Mikhailo ha 31 anni e ha perso la spalla e il braccio destro mentre stava combattendo a Bakhmut. Dall'inizio dell'invasione in Ucraina più di 15.000 persone, tra soldati e civili, hanno subito gravi amputazioni a causa della guerra. "Un giorno sono uscito dalla mia posizione a sorvegliare il territorio e dall'altra parte ho incontrato un carro armato che ha sparato e un pezzo del proiettile mi ha strappato un braccio. Vorrei ritornare in Ucraina, vorrei continuare a ricostruire il mio paese e vorrei anche ritornare a combattere". Siamo nell'Officina Ortopedica Maria Adelaide, a Torino, l'unica azienda italiana del settore che collabora con Superhumans, la fondazione non governativa che lo scorso 14 aprile a Leopoli, con la first lady Olena Zelenska, ha inaugurato questa clinica per l'applicazione di protesi. Dei casi più complessi si occupa proprio l'Officina Maria Adelaide che in questi giorni ha realizzato e applicato protesi in fibra di carbonio e titanio a tre soldati e un civile che ora stanno imparando ad usarle. "Queste protesi funzionano con degli elettrodi che captano la contrazione muscolare o meglio la scossa elettrica che ogni nostro muscolo dà nel momento in cui si contrae. Questo input arriva a dei servomotori che mettono in moto le dita della mano. La difficoltà è stata quella di interfacciarsi con dei pazienti con amputazioni molto molto complesse dovute probabilmente a interventi che sono stati fatti sul campo militare o comunque in momenti di estrema urgenza e quindi le protesi che abbiamo avuto sono di amputazioni di livello molto alto". Ruslan ha 23 anni, prova la sua nuova mano, ci prende confidenza. È di Izyum città liberata lo scorso settembre dopo 200 giorni di occupazione russa. È figlio di un militare ucraino e per questo è stato torturato più volte insieme alla mamma. "Era il 27 di dicembre, sono andato vicino alla mia città in un bosco di fianco a tagliare la legna. Ho notato un oggetto. L'ho preso in mano e purtroppo ha detonato, è successa l'esplosione. Era una mina, perché i russi hanno minato dappertutto. Questa esplosione mi ha portato via la mano".

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