"Mio nonno faceva i miracoli come San Gennaro. Il sistema l'abbiamo fatto noi". "Che vuoi fare nella vita, Enzo?". "Io voglio crescere". "La gente non può crescere, i soldi li deve investire". "Quella era la volontà di mamma, che ha sacrificato la vita per noi". "Non l'ho fatto io questo patto. È una parola tua, non è la parola mia. Tu l'hai speso per una s********". "Lo devi fare fuori". "Come è uccidere qualcuno?". "Come nascere!". "Io per primo sto perdendo la mia carne". "Spara". "Non ti puoi fidare di nessuno". "Ora non mi posso fermare, devo vendicare prima i nostri fratelli". Io credo che il valore della fratellanza, sia proprio un leitmotiv di Enzo. Ciò che più l'ha caratterizzato nelle varie stagioni. Per lui questo, è tutto ciò che conta. Prima ancora del desiderio di potere, prima ancora di voler riconquistare Forcella. Ed è per questo che perdendo Ciro Di Marzio nella terza stagione, nella quarta è una persona che si trascina nella vita". "Ce ne dobbiamo andare, ce ne dobbiamo andare Enzo, ce ne dobbiamo andare". Abbiamo lasciato Enzo in una condizione disastrosa, che è stato tradito da tutti, ha perso tutto, quindi lo lasciamo praticamente nel nulla. È un collasso totale. "Se Gennaro torna, il primo sfizio che si toglie è la testa nostra". "Se così fosse mi toglierebbe un peso da dosso". Lo ritroviamo esattamente in questo deserto, con giusto due amici, che ogni tanto lo vanno a trovare. Che sanno benissimo che è una persona che sta attendendo la morte e basta. Non c'è altro. È una persona che arranca e poi, a un certo punto, si accende una luce e ricomincia a vivere, esattamente lì, dove si era fermato. "Io sto con te". Credo che sia giusto finire in questo momento, perché è stata una serie rivoluzionaria. Come tutte le più grandi rivoluzioni, ad un certo punto si devono arrestare, quindi ci sono un po' sensazioni, emozioni contrastanti. "Arturo Muselli! In arte Enzo, Sangue Blu, ha finito Gomorra". Ok! Adesso finisce e poi dopo un grande punto interrogativo. "Tu hai portato una luce nuova". "La speranza, Ciro!".