"La verità, Ciro? Io sono pentito del bordello che ho fatto a casa tua". "Ma non va bene così Gennaro, non va bene proprio. Tu devi stare un pò più concentrato, hai capito?". "Ma cosa dobbiamo fare con questa?" "Dobbiamo vedere se funziona ancora. Vieni, vieni!". Se chiudo gli occhi la prima immagine che ho è quella di Genny e Ciro sul ballatoio alle Vele. "Tieni Gennaro!" "Che devo fare con questa?" "Uccidilo!". "Ma come, devo ucciderlo?" "Uccidilo!". Quando Genny ammazza, spara, diciamo così, per la prima volta, a Felice, quel tossico. Diciamo, è il suo battesimo. "Vai Gennaro! Vai! Vai!" Un'altra scena che mi ha toccato profondamente è stato il finale di Gomorra 2, dove Genny su quella terrazza, lì alle Vele, arma la mano di Ciro che poi di lì a poco andrà ad ammazzare Pietro Savastano, padre di Genny. "La fine del giorno sta tutta qua". "Sta tutta qua". E allo stesso tempo a Roma nasceva Pietro Savastano, figlio di Genny. "Come lo chiamiamo questo bel bambino?" Quello è stato, secondo me, uno dei momenti più alti della serie. "Pietro. Pietro Savastano". Il finale di Gomorra 3, quando Genny ammazza, cerca di di ammazzare Ciro, su quella barca insieme a Enzo Sangue Blu e ai suoi uomini. "Questo non lo posso fare". Quella è stata emotivamente difficile, sia per me che per Marco pure è stata emotivamente tosta.