Francesco, tutti i mercoledì prima dell’udienza generale, fa il giro in papamobile per salutare i fedeli in Piazza San Pietro. Allora, perché non far felici dei bambini e creare in loro un ricordo indelebile? Quattro ragazzini della scuola L’Arca, di Legnano, con i cappellini gialli di questo istituto parificato d’eccellenza, salgono e rimangono con lui per tutto il tempo in cui saluta, sorride e benedice la folla. È Mercoledì delle Ceneri, inizio del periodo di Quaresima. Nel pomeriggio Bergoglio andrà sul colle Aventino per la processione e la messa con il rito dell’imposizione delle ceneri, che ricorda, spiega il Papa, la fragilità dell’uomo e del mondo. “Ma questo non vuol dire che lui ha fatto tutto e noi non dobbiamo fare nulla, che lui è passato attraverso la croce e noi andiamo in paradiso in carrozza. No, non vuole dire questo. Non è così. La nostra salvezza è certamente dono suo, ma poiché è una storia di amore richiede amore, richiede il nostro sì”. Nella Quaresima, dice Francesco, penitenza e mortificazione non sono fini a se stesse, bensì finalizzate a farci risorgere con Cristo e per questo è tempo di speranza, che richiede amore.