La diversità come valore, come punto di forza, come risorsa e come fonte di ricchezza. L'inclusione come strumento e come obiettivo per una società che sia davvero di tutti e per tutti. È con questi presupposti che è nato "Sky Inclusion Days con figli non è uguale a genitori". Una 2 giorni di incontri, dibattiti, testimonianze e riflessioni per portare al centro il tema dell'inclusione e ragionare sulla strada che ancora rimanere da fare. "I lavori si sono svolti qui dentro, all'interno del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, esattamente nell'auditorium che si trova alle mie spalle, dove si sono alternati uno dopo l'altro tutti gli ospiti." Sono tantissimi i campi d'applicazione e i temi affrontati nella 2 giorni, dalla disabilità ai diritti della comunità LGBT+, dalle differenze culturali alla disparità di genere, dalla genitorialità all'infanzia. Per affrontarli, un parterre di ospiti variegatissimo. Nell'ultima giornata si è parlato di donne nella scienza, con Amalia Ercoli-Finzi e con la figlia, Elvina Finzi. Si è parlato di inclusione nello sport, con l'atleta Mattia Furlani, la nuotatrice Giulia Terzi, la pilota Rachele Somaschini, e ancora la rappresentazione dei corpi nella società, l'inclusione digitale e quella linguistica. Di inclusione a tutto campo nel lavoro, e non solo, hanno parlato anche Francesca Manili Pessina Executive Vice President Human Resources, e l'Amministratore Delegato Sky Italia Andrea Duilio che ha tenuto l'intervento conclusivo. Presente anche la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, che dal palco ha sottolineato l'importanza del percorso intrapreso, per un cambio di approccio che investa tutti gli ambiti della società.