Quello che abbiamo imparato, personalmente ho imparato, è che non si può definire una persona con la sindrome di down in un modo. I down sono tutti, come noi del resto, completamente diversi. Quindi Giacomo ha una sua personalità, Lorenzo ha una personalità completamente diversa. Il gioco era quello di aspettare quando loro facevano la loro cosa e quando la facevano, la facevano meglio di chiunque altro, perché era totalmente inaspettata e vera. Quindi grande lezione per chi invece fa finta. Era molto interessante.