Animelle in guazzetto di granchi

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Iniziamo con Andrea, il fotografo viaggiatore della provincia di Trento. Uscito a malincuore dalla gara, oggi ci presenterà un piatto molto personale: animelle in guazzetto di granchio. Ieri sono stato eliminato da MasterChef, vi saluto con degli ingredienti che amo molto. Vi preparerò un guazzetto di granchio con delle animelle. Inizio dalla preparazione delle animelle. Ho già preparato un’acqua con aceto e alloro per dare un po’ di aroma e togliere l’odore pungente delle animelle e adesso sono pronto a cuocerle. Le vado a mettere circa 10 minuti al massimo in acqua. Mentre le animelle cuociono inizio a preparare il guazzetto di granchio, quindi in una padellina ben calda metto un filo d’olio extravergine e uno spicchio d’aglio in camicia. Lascio insaporire l’olio e ora posso aggiungere la polpa di granchio. Ne basteranno circa 2 cucchiai. L’idea di unire animelle e crostacei insieme mi piace molto perché sono due ingredienti comunque che si accompagnano bene, sono delicati, leggermente dolciastri e bisogna stare attenti solamente che uno non prevarichi sull’altro. Non appena il granchio inizia ad asciugarsi e a prendere un po’ di colore posso aggiungere anche la carota e l’anice stellato. Tostare l’anice stellato è anche una buona idea perché rilascia ancor di più il suo profumo intenso. L’idea di questo piatto è nata perché le animelle sono una frattaglia che io adoro e l’abbinamento con un crostaceo, come in questo caso il granchio, è venuto naturale. Ora che il granchio è ben rosolato posso aggiungere l’acqua. È importante che l’acqua sia molto fredda, si può addirittura usare il ghiaccio. Più si parte dal freddo e più sapore viene estratto e l’aroma sarà più intenso. Questo ora deve cuocere dieci minuti lentamente. Nel frattempo controllo la cottura dell’animella. È pronta, sono passati 10 minuti. Ora la scolo e l’asciugherò in un piatto di servizio. L’asciugo bene. Adesso posso eliminare la pellicina esterna che è cruda ed è impossibile togliere. L’esperienza all’interno di MasterChef è stata molto importante sia a livello personale che a livello di crescita in cucina. Le parole degli chef e i loro consigli sono parole che mi porterò dentro per sempre e che mi aiuteranno nella mia crescita costante. Bene, ora le animelle sono pronte, pulite e asciugate. Posso iniziare a preparare la farina aromatizzata al timo. In una boule aggiungo la farina e prendo del timo. Il timo con le animelle si sposa alla perfezione perché è un’erba fresca, non troppo invasiva, darà un gusto dedicato e profumato alla farina. Infarino tutte le animelle. Bene le animelle si possono rosolare nel burro. Prendo una padella, la scaldo bene e aggiungo una noce di burro. Mentre il burro si scioglie controllo il guazzetto. Il profumo è buono quindi lo spengo e lo sposto. Nel frattempo il burro è quasi pronto. È il momento giusto per aggiungere le animelle. Ora darò un tocco orientale al piatto con la salsa di soia. In questo caso ho scelto una salsa di soia a tasso ridotto di sale in modo che non sia troppo incisiva sulle animelle. Ora posso sfumare con il vino traminer. È un vino della mia terra che si abbina benissimo sia con le animelle che con i crostacei. Ora che le animelle sono cotte è il momento di filtrare il nostro guazzetto. Il guazzetto è pronto, ben profumato, posso metterlo già nella salsiera così è pronto per l’impiattamento. È il momento di fare l’amaranto soffiato che è anche detto pop corn di amaranto. In un pentolino vado a scaldare dell’olio di semi. L’amaranto io l’ho scoperto in Brasile e in questo caso lo faremo fritto, appena verrà immerso nell’olio caldo si gonfierà e il profumo e il sapore sarà uguale a quello del popcorn. Sarà la nostra nota croccante del piatto. Prendo un piatto e un colino a maglia molto fine perché comunque l’amaranto è molto piccolo. Posso friggere l’amaranto. È molto simpatico perché è croccante ed è molto veloce da fare. Vado a tamponare leggermente l’amaranto per togliere l’olio in eccesso. La nostra guarnizione è pronta e la metto da parte. Ora manca l’ultima preparazione, ossia la salsa molto orientale con zenzero e pasta di wasabi. Zenzero e wasabi sono entrambi delle radici molto piccantine, molto pungenti ma insieme stanno benissimo. È sempre meglio grattugiare lo zenzero o comunque utilizzare la parte esterna perché è molto più succosa e meno stopposa. La parte interna ha sempre dei filamenti fastidiosi. Ora aggiungono il wasabi - più o meno servono una parte di wasabi e due parti di zenzero -. Manca il tocco italiano per cui vado ad aggiungere un po’ di olio extravergine d’oliva. Ne basta veramente un filo. Ora il mio sogno è quello di non fermarmi mai, di continuare a viaggiare, portare a braccetto le mie passioni che sono la fotografia e la cucina. La nostra salsina piccante è pronta. Non mi rimane che impiattare. Inizio con la salsa di wasabi. Ne basta giusto pochina, farò una piccola quenelle che metterò al centro del piatto. Ora vado ad aggiungere le animelle e il guazzetto di granchio. Ora mancano le decorazioni: popcorn di amaranto che darà quel tocco di croccante sia al guazzetto che alle animelle e anche un po’ di sapore perché comunque il sapore di popcorn si sentirà molto. Ora diamo un po’ di colore con il basilico viola. Mancano solamente i fiori, un po’ di pepe e il piatto è pronto. Vi saluto con le mie animelle in guazzetto di granchio, la mia fotografia di questa bellissima esperienza a MasterChef. Buon appetito”. Per tutte le ricette e le interviste esclusive degli eliminati vai sul sito masterchef.sky.it.

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