Potato skins

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Scopriamo quale avanzo si nasconde sotto la Mystery zero sprechi. Marco, l’amministratore delegato milanese, dovrà rendere protagonista del suo piatto un avanzo a sorpresa: le patate arrosto. Vediamo che cosa preparerà. “Sotto la Mystery oggi ho trovato delle patate. In questo caso, patate arrosto. Ho pensato di preparare una ricetta cento per cento made in USA, ovverosia le potato skins. Però, conto di rivederla con ingredienti italiani. Partirò proprio dalle patate, che sono l’ingrediente a cui darò nuova vita in questa ricetta. Taglio le patate arrosto per lungo, in modo tale da ricavare tutta l’area dalla quale poi andrò a scavare via la polpa. Inizierò a svuotare lasciando circa mezzo centimetro di polpa attaccata alla pelle. La prima volta che ho conosciuto queste potato skins vivevo negli Stati Uniti, nel Connecticut. Mi sono state portate da un’amica per vedere il Super Bowl, quindi per un evento conviviale americano. Sono molto diffuse. Le patate sono svuotate. Prendo una placca da forno e spruzzo un po’ di olio d’oliva, in modo tale che non si attacchino le patate. Con lo stesso spruzzino faccio anche le patate, in modo tale da lasciare solo un piccolo strato di olio. Aggiungo del sale grosso. Le inforno a testa in giù. Do una spruzzata anche a questo lato delle patate. Questa sarà proprio la skin delle patate. Per rendere le bucce di patata croccanti, le inforno 5 minuti per lato a 230 gradi. L’importante è che le potato skins siano molto croccanti, perché andranno mangiate direttamente con le mani. Quindi, dovranno stare in piedi da sole. Ora, invece, preparerò la panna acida. Prendiamo una boule. Cominciamo, chiaramente, con della panna da cucina. Aggiungo il mascarpone. Il mascarpone è un’aggiunta personale. Rende la panna acida molto più gustosa e aggiunge italianità al piatto. Come ultimo ingrediente base della panna acida, ovviamente, lo yogurt magro, pieno di batteri, che aiuterà a sviluppare l’acidità della salsa. Un tocco personale: un po’ di pompelmo. Ne grattugio, innanzitutto, un pochino la scorza. In ultimo, anche un goccino di succo di pompelmo, proprio un cucchiaino, molto poco. Mescoliamo gli ingredienti insieme cercando di far venir fuori una cremina, tipo una panna semi-montata. La vado già a disporre nella ciotolina che, poi, utilizzerò per impiattare. Bella abbondante, come si usa fare negli Stati Uniti. Questa è venuta molto bene. La lascio da parte. Mi raccomando, non in frigo, sennò i batteri non si riescono a diffondere bene. Ora passo a fare il guanciale croccante. La ricetta originale prevede, ovviamente, il bacon, però ho pensato di italianizzarla un po’. Quindi, lo renderò croccante in una maniera molto simile: in griglia, alla massima potenza. Stendo le fettine di guanciale, in modo tale che siano uno strato sottile, che poi si dovrà arricciare e diventare croccante. Una spruzzata di olio d’oliva nella padella, per far sì che non attacchi. Posso iniziare ad adagiare le mie fettine. Inizio a girarle nello stesso ordine in cui le ho messe. Posso toglierle. Faccio raffreddare il nostro guanciale. È il momento di dare un’occhiata alle nostre patate per vedere se è ora di girarle. Sono belle croccanti da questo lato. Ora le giro. Rimetto le patate in forno. Bastano altri 5 minuti e si renderanno croccanti anche dall’altro lato. È il momento della farcia. Iniziamo prendendo una boule. Ho qui la polpa delle patate di prima. Ne vado ad aggiungere un pochino. Unisco il latte intero. Riprendo anche una delle nostre fettine di guanciale, la rompo con le mani e la metto nella farcia. Un altro ingrediente italiano: il taleggio. Lo faccio a pezzetti, in modo tale che sia più facile da gestire una volta che mischierò la farcia tutta insieme. Ecco fatto. Il pecorino grattugiato. L’Italia nei nostri cuori sempre. È importante aggiungere del pepe nero, abbondante in questo caso. Amalgamo bene il tutto. Sono sempre stato uno studente un po’ privilegiato, per mille ragioni. Però, in tempo di università, un po’ come in tempo di guerra, bisogna fare molta attenzione agli sprechi. Una ricetta così può essere utile, anche per dei ragazzi giovani che si stanno approcciando alla cucina e che non vogliono, chiaramente, buttare via delle patate già pronte, ma magari le vogliono usare in una ricetta sfiziosa. Si può anche semplicemente disporre la farcia direttamente nelle patate, ma vogliamo fare una cosa un po’ più fighettosa. Mi aiuterò con una sac à poche. Questa è pronta. La fissiamo con la pinza, in modo tale che sia facile da utilizzare. Direi che sono pronto per riempire le patate. Dopo un paio di minuti sotto il grill non solo sarà sciolta, ma sarà anche un pochino croccantina. 2-3 minuti massimo, giusto il tempo di preparare l’erba cipollina, che useremo come guarnizione, ovviamente. Molto finemente la andiamo a tagliare. Metto da parte l’erba cipollina. È arrivato il momento di controllare le patate. Bruciano, ma sono venute bene. Come guarnizione, aggiungo semplicemente un po’ di guanciale tritato con le mani finemente, tanto è croccante. In ultimo, un po’ di erba cipollina sopra per dare un po’ di colore e un po’ di sapore di cipolla. Perché no? Direi che sono pronto a impiattare. Dispongo le potato skins come se fossero dei petali di un fiorellino. Riprendo la mia panna acida, la dispongo al centro e guarnisco semplicemente con un pochino di erba cipollina. Ecco qua. Il piatto è pronto. La mia ricetta zero sprechi: potato skins all’italiana. Sono sicuro che saranno delicious. Non mi resta altro che dirvi buon appetito. Enjoy!” Marco ha saputo valorizzare al meglio il suo avanzo. Ora prova anche tu.

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