Tagliatelle ripassate con battuto di pomodori neri

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Benvenuti nella cucina di MasterChef Magazine. Un grande chef non vede avanzi, ma ottimi ingredienti. Vediamo che cosa c’è nel frigorifero. Un sacco di cose. Allora, delle tagliatelle rimaste da ieri sera, della crema di latte, dello stracchino e degli ottimi pomodori neri. Ieri sera è venuta mia sorella Brunella a cena. Che strano che sono rimaste delle tagliatelle? Secondo me, vuol tornare anche questa sera. Direi che con questi ottimi ingredienti potrei fare un tortino di tagliatelle ripassate, con un battuto di pomodori neri e una fonduta di stracchino. Mi piace. Per prima cosa, prendo dell’acqua e la metto a bollire. Quest’acqua la utilizzerò per sbollentare i pomodori neri e per fare anche la fonduta dopo. Mentre l’acqua andrà in ebollizione, preparo il tortino. Un filino di olio extravergine d’oliva. Poi, devo dire una cosa: le tagliatelle fritte il giorno dopo secondo me sono migliori. Allora, per prima cosa prendiamo un coppapasta e le tagliatelle. Creo un meraviglioso tortino. La pasta è il classico ingrediente che rimane quasi sempre, perché magari siamo sempre abituati a metterne un pochino di più. Naturalmente, con l’avanzo si può sempre creare un piatto nuovo il giorno dopo. Basta solo un po’ di fantasia. A questo punto prendo i pomodori. Ne prendiamo quattro o cinque. Un coltellino. Togliamo la parte del gambo. I pomodori neri sono ottimi da insalata, perché sono succosi, perché sono comunque un po’ tosti, non sono molli. Però, in questo caso l’idea mi piaceva proprio di passarli leggermente in acqua. Quindi, per togliere la pelle basta fare una piccola incisione, così. Ecco, la cosa importante, quando facciamo questa operazione, cioè vogliamo spellarli, l’acqua deve essere in ebollizione. Basta solamente immergerli e tirarli su immediatamente. Ancora due secondi l’acqua va in ebollizione, prendo un po’ di rosmarino, un po’ di salvia per dare un po’ di profumo al tortino, e faccio un’operazione un po’ delicata: devo girare il tortino. Basta prendere una spatola, et voilà. Bene. A questo punto il tortino continua la cottura. Andiamo a spellare i pomodori. Basta immergerli, voilà. Vediamo. Basta prenderne uno, facciamo una piccola prova. Perfetto. Giusto un su e giù e sono già pronti. Anche con i pomodori, quando rimangono in frigorifero, oltre all’insalata, si possono fare tantissime cose. Per esempio, possiamo fare una salsa di pomodoro, possiamo fare una fonduta, oppure anche un aperitivo, I pomodori, poi in particolare questi qua, per esempio, neri, anche a crudo vanno svuotati e poi riempiti – non so – di insalata di riso, riempiti con una tartàre di tonno. Insomma, si possono fare in mille modi. Prendo un coltello, togliamo tutti i semi all’interno. Questo liquido che è rimasto non va buttato via perché, se noi prendiamo un frullatore a immersione, lo frulliamo, gli aggiungiamo – che ne so – un battutino di acciughe, un pochino di aglio, un filino di olio, abbiamo già fatto un’ottima salsa per una bruschetta, per metterla su un petto di pollo, per metterla su un petto di quaglia. Insomma, ci sono tante piccole cose che poi fanno sì che si riescono a costruire dei grandissimi piatti. In realtà, questa non è altro che l’acqua del pomodoro interno. Qui procede bene. Forse è meglio, però, che facciamo il secondo giro, per tostarlo dall’altra parte. Perfetto. Meraviglioso. Forse per fare questo numero ci vuole il polso da tennista. No, ci vuole la mano del grande chef. Facciamo un piccolo passaggino con olio extravergine d’oliva. Prendo un coltello, taglio i pomodori, così faccio un piccolo battutino. Ci vuole un po’ di ritmo, così, battere il tutto a coltello, e il gioco è fatto. Metto anche uno spicchiettino di aglio, perché naturalmente nei miei piatti l’aglio sempre. Così, un pezzetto, che magari dopo lo vado anche a togliere. Butto dentro. Aggiungo il pomodoro. Bene, mi torna buona una cosa: la famosa acqua di pomodoro. Quindi, in questo caso, siccome il pomodoro è un po’ asciutto, ho bisogno di metterci un pochino di liquido e uso l’acqua dell’interno dei pomodori. Un pizzico di sale, così. Un pizzico di pepe. E il pomodoro è quasi pronto. Proprio 3-4 minuti di cottura. Lo lascio andare. Vediamo il tortino a che punto è. Direi quasi pronto. Quindi, sposto il tortino, rimetto l’acqua del pomodoro a bollire, riutilizzo la pentolina dove ho messo a bollire i pomodori, anche perché l’acqua non va sprecata. Quindi, faccio un doppio lavoro: metto una bastardella, aggiungo lo stracchino a pezzetti, aggiungo un po’ di crema di latte. La facciamo andare un po’ così. La ritiriamo. Deve sciogliersi bene. Aggiungo un pizzichino di sale. Metto un po’ di basilico. Due belle fogliolone. Le metto dentro proprio intere, così. Sono sicuro: fra qualche minuto sento drin!!! Il campanello. È lei, perché naturalmente non aveva preparato nulla. Lei è mia sorella, Brunella, che si troverà un piattino… La fonduta è quasi pronta. La metto qua, fuori dal fuoco. Prendo una piccola frusta, la monto un attimo. Adesso non mi resta che filtrarla. In poco tempo sono pronto ad impiattare un piatto fatto con pochissimi ingredienti e vi posso garantire che sarà super appetitoso, profumi meravigliosi, esattamente il piatto del giorno dopo. Per prima cosa, bisogna mettere il tortino al centro. Poi, prendo una salvia, lucido le foglie con un po’ di olio extravergine d’oliva. Prendo il battuto di pomodoro. Poi prendo la fonduta, voilà. Un po’ di pepe. E il piatto è pronto. Ecco la mia ricetta last minute: tortino di tagliatelle ripassate, con battuto di pomodori neri e fonduta di stracchino. Buon appetito”.

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