Trenette con oro di Cetara

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Amelia, la studentessa di economia, ci mostrerà tutti i segreti del suo piatto forte: trenette all’oro di Cetara. “Oggi preparerò il mio piatto forte, un piatto che parla molto di me: le trenette all’oro di Cetara. Inizio con la preparazione. Prendo lo scalogno e lo affetto sottilmente. Mi servirà come base, come soffritto. Metto lo scalogno sul fuoco e lo faccio appassire a fuoco lento per 4-5 minuti. Questa ricetta nasce dall’unione di due ingredienti a cui sono molto affezionata: la ventresca di tonno e la colatura di alici di Cetara. Questi ingredienti mi riportano un po’ indietro nel tempo. Sin da piccolina, con la mia famiglia, andavo spesso in vacanza a Cetara e il mio papà comprava questi ingredienti. Nel frattempo, preparo il croccante di pane con l’origano fresco. Affetto la mollica di pane in maniera grossolana. Alla fine della vacanza a Cetara, mio padre comprava spesso la colatura di alici e la ventresca di tonno. Da questi due ingredienti è nato il piatto che sto preparando oggi. Ho cercato di unire altri sapori e combinare altri prodotti, in modo da avere un piatto equilibrato. Prendo una ciotolina, sbriciolo un po’ il pane con le mani, in modo da creare delle briciole che poi diventeranno croccanti. Ho sperimentato varie versioni di questo piatto e, alla fine, ho aggiunto questa parte croccante fatta con la mollica di pane sbriciolata e l’origano fresco, che dà una nota in più al piatto. Il mio papà ha fatto lo chef per tantissimi anni. Ho ereditato da lui la mia passione per la cucina. Insieme abbiamo sperimentato tantissimi piatti. Ci divertiamo tantissimo in cucina, a lavorare insieme. Adesso prendo una padella. Scaldo un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, a cui poi aggiungerò le briciole di pane aromatizzate con l’origano per renderle croccanti. Prendo un po’ d’origano per aromatizzare il pane. A casa, oltre a cucinare con mio padre, cucino spessissimo insieme a mia nonna. Lei mi insegna i trucchi della vecchia cucina tradizionale campana. Uso spesso l’origano fresco in cucina. Ce l’ho nel mio orto, piantato dal mio papà, quindi lo metto in tantissimi piatti. Aggiungo l’origano alle briciole di pane e amalgamo bene tutto con le mani, continuando a sbriciolare. In questo modo riesco ad aromatizzare bene il pane, che prenderà tutto il sapore dell’origano. L’olio è quasi pronto. Metto le briciole di pane in padella in modo da renderle croccanti. Questo è un po’ il mio tocco personale che ho dato al piatto. Lo rende molto particolare. Dà la giusta croccantezza. Mescolo bene, in modo che l’olio possa arrivare a tutte le briciole di pane e aromatizzarle per bene. Okay, la mollica è pronta. È bella croccante, proprio come la volevo. La metto da parte. Adesso posso passare alla pasta. Ho scelto le trenette perché, per questa ricetta, è consigliabile usare una pasta lunga. La butto in acqua non salata, volutamente, perché la colatura di alici è già molto sapida. Quindi, non c’è bisogno di aggiungere ulteriore sale nell’acqua della pasta. Preparo i peperoni. Me ne serviranno 4-5. Li pulisco bene, togliendo i semi e i filamenti interni. Questi sono dei peperoni friggitelli, non piccanti. Ho scelto di utilizzare questo tipo di peperoni perché anche questa verdura è nell’orto di mio padre e sono molto affezionata a questo sapore. Taglio i peperoni a striscioline sottili, in modo che assumano un po’ la forma delle trenette stesse. In cucina mi piace giocare con le forme, oltre che con i sapori. Lo scalogno è pronto. Posso aggiungere i peperoni. Li salto un po’ in padella. I peperoni non devono cuocere tantissimo; devono restare abbastanza croccanti. Aggiungo un mestolino di acqua di cottura ai peperoni, in modo da sciogliere tutti gli zuccheri caramellati dello scalogno. Un pizzichino di sale, una macinata di pepe, una manciata di olive taggiasche e, infine, la ventresca di tonno. Un altro fantastico prodotto di Cetara. La spezzetto un po’ con le mani. Questa non dovrà cuocere, ma dovrà soltanto prendere un po’ di calore e amalgamarsi con gli altri ingredienti. Controllo la cottura della pasta. Okay, è pronta. Adesso vado ad unire tutti i sapori. Spadello con la fiamma ben alta. Aggiungo un mestolino d’acqua di cottura e un filo d’olio. Adesso, il tocco finale: la colatura di alici, che è quella che può essere considerata l’oro di Cetara. A fuoco spento, aggiungo due cucchiai di colatura. Questo è l’ingrediente che darà un sapore particolare al piatto e lo renderà unico. Amalgamo bene tutto. La colatura di alici è un prodotto unico di Cetara che si esporta in tutto il mondo e racchiude tutti i sapori del mare, della costiera. La cremosità è quella giusta. Sono pronta per impiattare. Faccio un bel nido, lo metto al centro del piatto, raccolgo un po’ tutti gli ingredienti, aggiungo una mollica di pane croccante all’origano fresco, ancora una macinata di pepe e il piatto è pronto. Ecco il mio piatto forte: trenette all’oro di Cetara. Buon appetito”.

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