Per Mariangela la sfida di MasterChef si è conclusa, ma per lei inizia l’avventura di Voiello Master of pasta. Per vincere, il suo piatto dovrà essere il migliore fra tutti. Lo sarà? “Avvocato, benvenuta. È un onore”. “Grazie. È un onore per me. Posso darti un bacetto?”. “Vengo. Pronti. Come va? Come è andata l’esperienza?” “È stata un’esperienza meravigliosa”. “Ti sei divertita? Quello è importante”. “Sì, tantissimo”. “È importantissimo”. “Quello sempre”. “Guarda che io ti ho preparato la mystery: la conosci bene?”. “Spero che non abbia fatto il monello”. “Ma no. Vado?”. “Vai”. “Pronti: limoni, uva passa, pinoli, olive taggiasche, sgombro e pane grattugiato. Adesso, però, devi fare una scelta. Devi scegliere la protagonista: la pasta Voiello. Uno, due, tre”. “Voilà” “Oh… Abbiamo i rigatoni e le mafalde corte”. “Voilà. Eccola qua: i rigatoni”. “I rigatoni”. “Sì. È una pasta corposa. Un po’ mi rappresenta. È di carattere, una pasta con carattere. Poi il fatto che abbia tutte queste zigrinature mi fa pensare al fatto che si insaporisca”. “Avevi la possibilità di portarti un ingrediente: il tuo alleato perfetto”. “Sì”. “Cosa mi hai portato, che sono curioso?”. “Indovina, indovinello? Uno, due e tre…”. “Ah… I pomodori secchi”. “Il pomodoro secco, sì”. “Bene. Tredici minuti, il tempo di cottura dei rigatoni, che è il tempo che hai a disposizione per preparare il tuo piatto. La tua sfida inizia… Ora!”. “Ora”. La sfida di Mariangela è creare in tredici minuti, con gli ingredienti della mystery box, il suo alleato perfetto e i rigatoni Voiello, un piatto che sia degno del titolo di Voiello Master of pasta. “Ho bisogno del limone…”. “Okay”. “Posso rubarti un po’ di prezzemolo che hai in cucina?”. “È sufficiente, madame?”. “Beh, sei stato un po’ avaruccio”. “Ma quanto ne metti in un piatto! Non devi mica mettere un casco di insalata. Allora, come procediamo?”. “Mi passeresti dell’olio? Voglio marinare lo sgombro con prezzemolo, olio, limone, sale e pepe. Dopodiché, taglierò quei pomodori a listarelle e li salterò con le olive taggiasche, insieme all’uvetta sultanina, e tosterò i pinoli. Emulsioniamo. Adesso ci metto a marinare…”. “Lo sgombro”. “…i miei filetti di sgombro. Inizio a fare a listarelle il mio amato pomodoro pugliese. Perfetto. Ora mi metto a tostare i pinoli. Adesso, in quest’altra padella ci metto una buona manciata di uva sultanina e ci aggiungo le mie olive taggiasche. Eccole qua”. “Okay”. “Aspetta. Veloce”. “E ti perdi in chiacchiere”. “Ci aggiungo lo sgombro, che nel frattempo ho messo a marinare”. “Ti sono rimasti tre minuti”. “Perfetto”. “Cosa ci manca?”. “Solo il pangrattato: devo soffriggerlo”. “Ultimo minuto. Cola la pasta, su. Così”. “Ci mettiamo anche un po’ di acqua di cottura”. “Un goccino di acqua non gli fa male”. “Perfetto”. “Butta, butta, butta, butta. Alé”. “E infatti l’ho detto, vado. Padelliamo. Perfetto”. “Tre, due, uno. Basta, su le mani”. “Okay”. “Finito”. “E vai, ce l’abbiamo fatta”. “Contenta?”. “Contentissima”. “Soddisfatta?” “Soddisfattissima”. “Impiattiamo?”. “Okay. Voilà”. “Il nome del piatto”. “Sgombro il piatto”. “Sgombro il piatto”. “Visto che è a base di sgombro: sgombro il piatto”. “E adesso sarà il pubblico a votarti e a decidere se questo è il piatto del prossimo Voiello Master of pasta”. “Se vi piace la mediterraneità e vi piaccio io, quindi votatemi!”. “Andiamo. Buona, dai. Mediterraneo”. Ora il giudice sei tu. Vota la prova di Mariangela nella cucina di Voiello per farla diventare il prossimo Voiello Master of pasta e aggiudicarti uno degli esclusivi kit Voiello. Ma tanti altri sono in gara. Non perderti nessun episodio.