L'Oceano è un ecosistema fragile che ha bisogno di cure. Dobbiamo imparare a rispettare e preservare il pianeta blu che ci fornisce ossigeno e sopravvivenza. È fondamentale educare le nuove generazioni al rispetto del mare, affinché siano i promotori del cambiamento e protagonisti del loro futuro. Ed è proprio dalla necessità di educare i più giovane, che il Gruppo Prada e UNESCO, hanno dato vita al progetto "Asilo della Laguna". L'iniziativa fa parte del programma Sea Beyond, inaugurato da Prada e Unesco nel 2019 per promuovere l'educazione alla preservazione del mare e delle sue risorse. A gennaio 2021, il progetto si è ufficialmente legato al decennio delle Nazioni Unite delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile. "Il contatto con la natura, la biofilia, ormai è dimostrato che sia importantissimo per uno sviluppo positivo. Quindi questo progetto si baserà proprio sull'esperienza pratica, sull'apprendimento esperienziale. L'osservazione della flora e della fauna, sarà l'attività principale che faremo." Il programma educativo finanziato anche dai ricavi delle vendite della collezione Prada Re Nylon, il nylon rigenerato, ha raggiunto ad oggi oltre 300 studenti di scuole secondarie internazionali nel mondo. E da giugno 2021, si è arricchito di 2 nuove attività: un progetto formativo per gli oltre 13mila dipendenti del Gruppo Prada su scala globale e l'iniziativa presentata per la città di Venezia, che intende offrire un programma di lezioni dedicate ai bambini della scuola materna, basate sui principi dell'Outdoor Education. "Sea Byond, è una piattaforma che è iniziato con questo progetto che abbiamo creato con l'UNESCO di Ocean Literacy, quindi vuol dire proprio portare la cultura e portare consapevolezza nelle future generazioni, di quanto sia importante l'Oceano. Il Progetto della Laguna qui a Venezia è un punto di partenza con i bambini dell'asilo, tra i 3e i 6 anni, per formarli su quanto sia importante stare all'aria aperta, il valore dell'Oceano, il valore del preservare l'ambiente." "Investire nei bambini è investire nel futuro. E se noi incominciamo con quelli piccoli, quelli di 3-4-5 anni, che tornano a casa e parlano con la nonna, il nonno, gli zii, mamme e cugini, noi in realtà non parliamo o insegniamo soltanto al bambino di 3 anni, ma anche a tutto il suo nucleo famigliare e oltre e impareranno, o almeno saranno curiosi di sapere qual è la risposta giusta.".